PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/03/2010
avrei potuto prendere tutte le mie forze
chinarmi sulla nuda terra
afferrare ciuffi d’erba
e strapparli verso il cielo infinito!
gli accordi minori di quell’universo
spariscono nella nebbia mattutina
fasci di luce tagliuzzano la mia faccia
e mi rendono astratta.
amore! Ciò che scuote le mie membra
ciò che uccide il mio vecchio cinismo!
posso ora correre come un levriero nella campagna
con la testa alta, le zampe tese
e le orecchie libere.
tutto questo.

nuova alba che scema
sul mio ancestrale baratro di morte.
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Il levriero è animale nobile ed elegante.
Lo sono anche le immagini che qui proponi.
Mi piacciono in particolar modo quei fasci di luce a tagliuzzare il volto.

Un saluto,
con stima.

il 04/03/2010 alle 17:02

unisci forza e bellezza, in questi versi incisivi, dalla musicalità profonda di universi sottopelle...
Molto bella!

Ciao
Axel

il 04/03/2010 alle 18:12

ti ringrazio..hai colto proprio l'eleganza che volevo proporre usando l'immagine del levriero.

il 04/03/2010 alle 19:53

grazie ancora una volta per i tuoi commenti! un saluto:))

il 04/03/2010 alle 19:54
Jul

Elegante e fiera proprio come un levriero!
Ciao,
Jul

il 04/03/2010 alle 20:34