PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/03/2010
Denti rapaci
che dormienti
come sirene di mare
svegliano i sensi
e la paura
come acqua di una cascata
e l'amore
che si perde
nei meandri dei un labirinto
che cade a pezzi
come la sfinge
che una volta risolto l'enigma
non è altro che polvere
vecchia di secoli.

Il mito del centauro e del minotauro
che affascina le notte
e rispecchia nelle stelle
il volere degli Dei
che magnanimi o crudeli
pettinano i fili della vita.

Arpie e furie che volano sulle ali del vento
che si aprono passaggi nel mare e nel dolore
che si nutrono di odio e sofferenza
ma in realtà non hanno mai amato o odiato....
o forse anche loro erano umane?

Tutti i miti e i sogni
forse un tempo erano miseri bambini
incatenati ad un destino più grande di loro.
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bella bella bella

il 04/03/2010 alle 08:52

grazie :-)

il 04/03/2010 alle 10:00

in effetti era l'umanità stessa, ad essere bambina e tutte le sue mitologie erano fiabesche risposte alle proprie paure nonché alla sete connaturata di conoscenza.
Molto bella!
Axel

il 04/03/2010 alle 15:06

grazie :-)

il 04/03/2010 alle 15:10