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Jul
Pubblicata il 03/03/2010
L'apocalisse del cielo
annunciava la fine del mondo,
aggrovigliato da sfumature turchine
e trame violacee
continuamente bombardato
da lampi grondanti stille nere
e dardi saettanti.
Lei, percorreva a passo sostenuto
la banchina di cemento armato
d' interminabile lunghezza,
avvertiva sotto i suoi passi,
scricchiolii sinistri.
Una fiumana di gente la precedeva,
alcune di loro, correndo,
pronunciavano frasi sconnesse.
Ai lati della banchina,
un paio di metri più sotto,
un terriccio rossastro accoglieva altra gente
ed animali di ogni specie.
La vegetazione ondeggiava
sotto la sferza di un vento possente.
Lei non aveva paura, doveva trovare colui
che non aveva potuto cercare prima,
lo attendeva da millenni, adesso poteva...
Lui, percorreva a passo veloce un'autostrada,
auto abbandonate formavano
una chilometrica coda,
scansando a manca e destra
gente che correva smarrita,
senza una direzione precisa.
Nubi gassose s'avvitavano
intorno ad alberi paralizzati
dalla singolarità dell'evento.
Un gruppo di fenicotteri rosa
appollaiati sui tetti delle auto
osservavano quella moltitudine
con curiosità fanciullesca.
Dal mare, onde altissime,
si ergevano restando sospese,
cristallizzate a mezz'aria.
Sulle creste più alte, gabbiani in vedetta
recitavano litanie come preghiere.
Lui, non aveva paura,
sentiva che doveva trovare
colei che non aveva mai potuto cercare prima,
aspettava da mille secoli di incontrarla,
adesso, era giunto il momento...
In un baleno, cielo e terra
invertirono le posizioni e la gente,
con facilità sorprendente,
prese a camminare sul pavimento del cielo,
affondando ogni tanto i piedi nel vuoto,
riprendendo gravità con naturalezza.
In alto, un cielo ricco di vegetazione,
assisteva imperterrito a quel passaggio.
Lei, avvertiva la tensione dell'imminente incontro.
Lui, sentiva che stava per raggiungerla.
Improvvisamente,
si trovarono l'una di fronte all'altro!
Piangendo commossi,
si abbracciarono senza parlare,
poi, come se avessero sempre vissuto insieme,
si presero per mano attendendo la fine del mondo
senza timore e finalmente uniti.
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3,7/5 meriti (3 voti)

fra Dalì e Stephen King, con un finale fiabesco,
Jul pittrice di emozioni!
Un abbraccio
Ax

il 03/03/2010 alle 11:13

la forza dell'amore non trema di fronte all'apocalisse!
Brava Jul !
un abbraccio eoskarma

il 03/03/2010 alle 12:03

Visione a lieto fine, tutto sommato

smack
liz

il 03/03/2010 alle 16:26

così le due anime vissero felici e contenti
nell'apocalisse della vita.
complimenti per la fantastica fantasia jul.
un saluto apocalittico.
Marygiò

il 03/03/2010 alle 18:56
Jul

Jul pittrice di visioni e visionaria quasi quanto te!
Ciaooooooooooooooooooooooo

il 03/03/2010 alle 21:31
Jul

L'amore è l'unica forza indomabile degli esseri umani...
Un abbraccio a te

il 03/03/2010 alle 21:33
Jul

Tutto sommato, si, è un augurio per tutti...
Smack!
Jul

il 03/03/2010 alle 21:34
Jul

Un abbraccio cosmico!
Jul

il 03/03/2010 alle 21:35

Una vera visione questa tua poesia. Anche alla 'fine del mondo' c' e' speranza....gioia....amore....unione. Complimenti. Ma....naturalmente..... sono curioso per le altre 21 visioni! Saluti

il 04/03/2010 alle 01:56

è un'apocalisse molto dolce sottotitolata alla voce non vedenti, un sogno raccontato in un bisbiglio davanti al fuoco, piacciono molto quei due che si prendono per mano, grazie

il 04/03/2010 alle 08:02
Jul

Le altre 21 sono pubblicate su questo sito, se vuoi leggerne ancora qualcuna...
Ciao, Jul

il 04/03/2010 alle 18:41
Jul

Si Antonella, penso che sia il sogno di (molti?) sicuramente di qualcuno.
Grazie a te,
Giulia

il 04/03/2010 alle 18:43

Visione insieme favola e fantascienza, dove due anime si cercano per unirsi nell'apocalisse, è davvero emozionale sia per lo scenario surreale che per la ricerca reciproca, la corsa verso l'altro da incontrare assolutamente prima che sia troppo tardi...la lettura mi ha rapita. Complimenti, Jul, ti rileggerò.
Rita

il 05/03/2010 alle 18:16
Jul

Grazie Rita, anch'io ti rileggerò.
Jul

il 05/03/2010 alle 19:12

Un racconto breve e sintetico, dove a colpirmi sono le descrizioni di alcuni particolari. Sembrerebbe una favola ed infatti alcuni autori l'hanno letta come tale. Secondo me (non per volermi sentire diverso, o superiore, perché in realtà sono molto ignorante) c'è un'altra interpretazione del tuo scritto che nessuno ha preso in considerazione e che invece potrebbe essere la chiave di volta. L'ipotesi che io sostengo è quella del racconto psicoanalitico. "Lei, percorreva a passo sostenuto" "avvertiva sotto i suoi passi, scricchiolii sinistri" In questi passi ci leggo la trepidazione, l'agitazione, il pericolo e la voglia di fuga. E cos'è che innesta queste sensazioni, se non la morte imminente? Magari della persona amata alla quale si pensa di aver dedicato poco del proprio tempo? "doveva trovare colui che non aveva potuto cercare prima" Questo passo sembra esprimere in modo chiaro il proprio senso di colpa e la voglia d'un pronto riscatto per perdonarsi e farsi perdonare. Cara, Giulia, non si attende la fine del mondo, mano nella mano, come se si fosse davanti ad un bellissimo tramonto alle Maldive. Forse quell'abbraccio muto, quel pianto commosso, esprimono l'unione di due persone ritrovate, dapprima divise sulle strade del mondo. Scusa la lungaggine, ma ai commenti dedico lo stessso impegno delle mie pubblicazioni. Un bacio lieve. Fabio.

il 09/03/2010 alle 23:04
Jul

Grazie della lungaggine e per l'acuta interpretazione.
Un caro saluto,
Giulia

il 10/03/2010 alle 14:53

Finalmente continuano le visioni... Questa potrebbe essere benissimo la trama di un film. Ci sono tutti gli ingredienti. Fantastica. Piaciuta,
Mannaggia, mi assento un attimo e trovo che mi son perso tante e tante meraviglie.
Devo rincorrerle tutte.
Abbraccio
Fabio

il 20/03/2010 alle 22:42
Jul

Il tempo, il benedetto maledetto tempo che ci sfugge e non si riesce a fare tutto quello che desideriamo, anche leggere tutte le poesie di questo sito...
Grazie e un abbraccio,
Jul

il 21/03/2010 alle 11:44