ma le fiabe capovolte sono pur sempre delle fiabe ,
sontuosa questa tua poesia come la rovina alla quale accenni, demonia con un fondo nascosto di alice...
ciao
lilli
a partire dal titolo che adoro, la drammatizzazione che vedo sempre rappresentata sul palcoscenico di un inconscio tormentato e tempestoso ti fa emergere "maliarda" per quella torbida e dolorosa malia con cui sai affascinare e coinvolgere.
Un abbraccio
Axel
impressionanti assonanze con la mia di ieri
La tua fiaba fumosa incorpora dolore a pieni polmoni, il fumo un contorno. ma l'ora del thè è unica solo col cappellaio.... il bianconiglio è in fuga col tempo
Le carte di cuori non muoiono mai, davvero!
smack adorabile,
liz
Grazie lilli, soprattutto per il "sontuosa".
Nelle fiabe io respiro da sempre.
Ti ringrazio davvero Axel, il tuo parere è sempre estremamente importante per me.
Perché mai banale.
E soprattutto grazie per le metafore "teatrali", alle quali forse lo sai, sono particolarmente affezionata...
La tua l'ho letta dopo aver inviato la mia.
E l'ho pensato anch'io...
che c'erano davvero delle impresionanti assonanze!
Ma ci siamo dimenticate il Leprotto bisestile, a cui mancano svariati mercoledì...!!!
Grazie liz,
per aver capito tutto come al solito...
Bacio di cuori!
Dem
il titolo è molto bello e anche la poesia. Molto significativa e profonda. A volte tutta la nostra vita sembra uno scherzo del destino e un gioco della follia dove tutto può accadere ma non è quasi mai ciò che vorremm come ad Alice e il bianociglio.
Dem
mi son riletta la chiusa, che mi lascia come sospesa
tra le tue mani tese e il passo indietro, lì disperata
viva, ma distrutta, in doloroso e umido silenzio
dimenticavo il Leprotto...
smack frastoratio
liz
ringraziando ancora per i tuoi commenti molto sentiti, volevo dirti che ti ho lasciato un segno sul tuo bellissimo blog.
Un abbraccio
aXeL
Grazie del tuo passaggio. E della tua riflessione.
Direi particolarmente azzeccata.
Un saluto.