PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/02/2010
Sono cristallo spezzato le mie mani dentro cui racchiudo mondi
dalla consistenza del fumo
trattengono il mio capo reclinato che nell'orrore si perde
come inseguendo un bianconiglio all'ora del thé...
Infinitesimali particelle scalfite che il nulla imitano
dentro romantiche pose strutturate
riflettono bagliori color lampone che inondano
il mio personale incendio
squarciano veli di disarmoniche sinfonie lunari
in funesto concerto orchestrate.
Non so se avrò la forza di sostenerlo.
Me ne allontano, prudente, come se
fosse la punta d'un nero arcolaio
a chiamarmi maliarda dentro un sonno da cui non c'è risveglio.
Indietreggio per salvare me, e forse, qualcun altro.
Dallo sfacelo. La sontuosa rovina. Il rogo sublime di cuori
a sanguinare su questo cristallo spezzato dentro cui
racchiudo mondi dalla consistenza del fumo,
le mie mani.
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ma le fiabe capovolte sono pur sempre delle fiabe ,
sontuosa questa tua poesia come la rovina alla quale accenni, demonia con un fondo nascosto di alice...
ciao
lilli

il 26/02/2010 alle 17:48

a partire dal titolo che adoro, la drammatizzazione che vedo sempre rappresentata sul palcoscenico di un inconscio tormentato e tempestoso ti fa emergere "maliarda" per quella torbida e dolorosa malia con cui sai affascinare e coinvolgere.

Un abbraccio
Axel

il 26/02/2010 alle 18:53

O_o

il 26/02/2010 alle 19:05

gran bel testo, corposo, equilibrato, creativo, forte!

il 26/02/2010 alle 22:43

impressionanti assonanze con la mia di ieri
La tua fiaba fumosa incorpora dolore a pieni polmoni, il fumo un contorno. ma l'ora del thè è unica solo col cappellaio.... il bianconiglio è in fuga col tempo

Le carte di cuori non muoiono mai, davvero!

smack adorabile,
liz

il 27/02/2010 alle 01:08

Grazie lilli, soprattutto per il "sontuosa".
Nelle fiabe io respiro da sempre.

il 27/02/2010 alle 03:58

Ti ringrazio davvero Axel, il tuo parere è sempre estremamente importante per me.
Perché mai banale.
E soprattutto grazie per le metafore "teatrali", alle quali forse lo sai, sono particolarmente affezionata...

il 27/02/2010 alle 04:00

Ti ringrazio davvero tanto.
Sono lusingatissima.

il 27/02/2010 alle 04:02

La tua l'ho letta dopo aver inviato la mia.
E l'ho pensato anch'io...
che c'erano davvero delle impresionanti assonanze!

Ma ci siamo dimenticate il Leprotto bisestile, a cui mancano svariati mercoledì...!!!

Grazie liz,
per aver capito tutto come al solito...
Bacio di cuori!
Dem

il 27/02/2010 alle 04:05

il titolo è molto bello e anche la poesia. Molto significativa e profonda. A volte tutta la nostra vita sembra uno scherzo del destino e un gioco della follia dove tutto può accadere ma non è quasi mai ciò che vorremm come ad Alice e il bianociglio.

il 27/02/2010 alle 19:11

Dem
mi son riletta la chiusa, che mi lascia come sospesa
tra le tue mani tese e il passo indietro, lì disperata
viva, ma distrutta, in doloroso e umido silenzio

dimenticavo il Leprotto...
smack frastoratio
liz

il 27/02/2010 alle 21:04

ringraziando ancora per i tuoi commenti molto sentiti, volevo dirti che ti ho lasciato un segno sul tuo bellissimo blog.
Un abbraccio
aXeL

il 28/02/2010 alle 09:29

Grazie del tuo passaggio. E della tua riflessione.
Direi particolarmente azzeccata.

Un saluto.

il 28/02/2010 alle 16:20

Si cara liz... il silenzio arriva sempre alla fine...

il 28/02/2010 alle 16:22

E l'ho apprezzato tantissimo. Davvero.

il 28/02/2010 alle 16:23