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Pubblicata il 23/02/2010
C’ era una volta uno stagno con acqua, ninfee, e giunchi e rami,
e poi divenne uno stagno con acqua, giunchi e rami,
poi ancora con poca acqua e qualche ramo,
e poi acqua da sola e ancora per poco.
Questa volta non c’è, non c’è più, questa volta non c’è, non c’è più.
C’era una volta bella montagna tutta coperta con tanta neve,
che poi divenne una bella montagna tutta scoperta e con poca neve,
appena dopo una montagna con in cima la neve,
e poi la neve sempre più su.
Questa volta non c’è più, non c’è più.
C’era una volta un bosco fatato con tanti alberi secolari,
divenne poi un bosco reciso con solo alberi centenari,
poi solo alcuni con poche foglie,
poi solo uno seccato e spoglio.
Questa volta non c’è più, non c’è più, questa volta non c’è più, non c’è più.
Cera una volta un terreno coperto da spini e da rose e da splendidi fiori
Divenne poi un granaio di popolo che si saziò di pane e dolori,
poi all’improvviso ci fu l’uragano, dopo la pioggia arriva il sereno,
ma il sereno non ci fu,
questa volta non c’è più non c’è più.

preoccuparseneèsicuramentepoconms7giugno2001
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Sai mi piace molto questa poesia, mi dà proprio quella sensazione che la natura la stiamo trascurando, che le sue particolarità le stiamo mano a mano manipolando e distruggendo, fino a che non arriverà la fine dei giorni... Ma noi non ci saremo... :) Complimenti!

il 25/02/2010 alle 19:13

ciao, se ti interessa puoi anche ascoltarla malamente da me cantata e suonata su Google sciarek 79 o su you tube sciarek 79 o su facebook ninomario scotece; grazie per l'attenzione e keep in touch nms

il 26/02/2010 alle 12:28