PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/02/2010
Incamminarsi
nel tempo inconsapevole
catturare
nella rete dei vissuti
i disegni incancellabili
trasportati dal fiume del passato,
risalendo la corrente
che canta versi di quiete.

Perdersi
nella solitudine dei luoghi
imbiancati
dalla brina dell’abbandono,
nell’estraneità dei volti
fluenti in sentieri di bruma,
nell’immobilità di fronde
al soffio di zefiro.

Calpestare la terra
arsa dal soffio cocente,
le pietre tagliate
dall’inverno gelato,
i prati punteggiati
sotto un volo di libellule…

percorrere le stagioni
seminate lontano…

Incontrare, sparsi,
i ricordi,
corvi gracchianti
o tenere tortore
che planano e risalgono
nell’aria
divenuta immobile.

Raccogliere sassi lucenti
e conchiglie da ascoltare,
poesie mai scritte
e parole non pronunciate,
gesti mai regalati
e domande
e risposte mute…

Illusorio pensiero…
Rimescolare
sussurri di verità
tacite invenzioni
puri diletti
passioni dissolte
sguardi incompresi
lacrime
addii
promesse…

E non sentire più
il male di vivere…
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sarebbe bello poter rimescolare il tutto e dare voce alle domande non fatte e alle risposte non date ,sarebbe bello poter risalire la corrente e ritornare a quegli "snodi" e poter scegliere di nuovo ,non solo nella mente...Ma forse non cambierebbe niente...anche potendolo fare ,il male di vivere starebbe lì ,ad aspettare al varco...e forse hai ragione :un anestetico può essere il "rimescolamento " nel pensiero ,che può essere ripetuto all'infinito e che può dare tregua.
un abbraccio eoskarma

il 21/02/2010 alle 17:37

Ciao, Eoskarma. Forse anche andando indietro ripeteremmo le stesse scene, ma ci sono fra tanti degli snodi che si vorrebbero ancora avere davanti...il mal di vivere poi è nostro compagno, come un'ombra, cerchiamo d'ignorarlo e ce ne salviamo...
un abbraccio anche a te
Rita

il 21/02/2010 alle 19:15