PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/02/2010
Ad esempio
il nomade Afar
quasi nulla
porta con


non
certo i ricordi

ma esclusivamente vestigia
di vittorie a partite di Hold'em
oppure d'un altro giorno vagando
nella Depressione di Danakil

per l'essere umano
ha pur sempre contato
la vittoria soltanto

il suo piacere
più importante del bene
malgrado le Chiese

come in una creazione
dei Boredoms
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Ogni costrutto è così meravigliosamente soggettivo. Viviamo in mondi paralleli, in tante bolle di sapone, su isole separate da miglia e miglia di sostanza idrica. Il contatto è un'illusione.

il 19/02/2010 alle 13:27

riflessione ammaliante e preoccupante allo stesso tempo.

belle le bolle. ma sono tutte balle?

il 19/02/2010 alle 16:15

Sai che ho il vizio dell'autenticità. Più difficile è comunicarla. Non so se sia più difettoso il processo di codifica o quello di decodifica. Tu che dici?

il 19/02/2010 alle 20:22

Sulla tua autenticità non ci sono dubbi. E' elegante ed anche sexy. Vedi le tue poesie.

Sulla codifica/decodifica si dovrebbe forse smettere di tenere i due momenti separati ed intenderli come un tutt'uno. Sarebbe molto più autentico anche questo. Non credi?

il 20/02/2010 alle 11:58

Certo. Questo è implicito in ogni processo inteattivo. Interdipendiamo per natura, ma i nostri universi di significati non si sovrappongono mai completamente.
Ma forse talvolta in parte accade... Non credi?

il 20/02/2010 alle 13:39

Esiste però l'assoluto. Non dura, ma esiste. Trasfigurazioni, sublimazioni, identificazioni. Anche in negativo: ostentazioni, degenerazioni, aberrazioni. Poi si tende al riequilibrio e si torna con i piedi per Terra. Non credi?

il 20/02/2010 alle 19:22

L'assoluto implica sempre una certa dose di fede. Io in quanto animale istintivo e passionale purtroppo o per fortuna ne ho in abbondanza. L'idealizzazione, poi, è un processo altamente poetico ed in quanto tale dotato di dignità ontologica. Si sconfina nel campo dell'arte e ciò è solo un bene. Non sempre serve avere i piedi per terra.

il 21/02/2010 alle 12:31

Io esagero con le idealizzazioni e scarseggio con la fede, almeno quella classica. Credo che la poesia sia la mia maniera di esprimere spiritualità, anche con i temi più prosaici. C'è pure l'ascolto della musica. I piedi per terra e la testa fra le nuvole sono spiegati dalle linee particolari della mia mano.

il 21/02/2010 alle 16:08

I know

il 22/02/2010 alle 01:33