PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/02/2010
Pesante.
Più di una montagna di peccati.

Gelido.
Da spezzare il fiato alla morte.

Lacerante.
Come un tornado di sciabole.

Poi un silenzio innaturale.
Il respiro entra ed esce schiumando
da un ghigno troppo rosso.

I sensi sulle palpebre premono.
Tra poco si perderanno nell’oblio.
Il tempo di guardare la vita scappare.

Il sussurro che incita a tener duro
ha un vago timbro angelico ed io
non credo di meritare il paradiso.

Tintinnando rotola il piombo
nel vassoio forgiato dalla luna.
E forse ancora lontana è la notte.

Tu no.
Tu sei più vicina che mai.

SabyGRIZZLY 2010
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Carissimo papone,
davvero molto suggestiva
un abbraccio con smack

liz

il 18/02/2010 alle 18:58

Suggestivamente drammatica, ma non biografica
.-)))
Un grrrrande abbraccio
PapOrso

il 19/02/2010 alle 16:20