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Pubblicata il 17/02/2010
Mentre una luna di sangue
glassa il cielo di rosso
stelle arcigne si fondono
in gocce di miele,
amaro per il sacrificio dei fuchi.
I rami di giugno
tremano impauriti
per la danza dionisiaca
di ebbre baccanti
dal piede caprino.
Le note si impigliano
nei capelli,
pugnali di fuoco
fanno sbocciare
rose purpuree dagli occhi.
Una calma apollinea mi invade,
attendendo il viatico
di una carezza.
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Il sogno di Apollo e l’ebbrezza di Dioniso?
Nietzsche?
Complimenti a fare una poesia così. Evochi veramente i personaggi mitologici.
Parole scelte mi hanno colpito particolarmente
la luna di sangue che "glassa" il cielo di rosso...
i rami di giugno che "tremano impauriti"....
le note che "si impigliano nei capelli"...
e la chiusa bellissima...
Grande Lilli

il 18/02/2010 alle 18:56

la parte oscura e quella solare che nascondiamo niente, si c'è un po' di Nietzsche in questo.Grazie di averlo capito e di averla apprezzata
buona serata
lilli

il 18/02/2010 alle 19:52

visioni a forti tinte nell'eterno conflitto dell'essere interpretato con i segni della natura-mitologia
un bel leggere, come sempre.

tiringrazio del'attezione e delle parole sempre speciali che hai per il mio scrivere
è un onore per me
feliz dia
Lunaa

il 25/02/2010 alle 08:02

grazie luna, anche per me è bello leggerti
ciao
lilli

il 25/02/2010 alle 16:32