ancora freddo
e freddo porpora
nel mio divano
la finestra non mente
non vedo gatti sul tetto
non sento canti di uccelli
non vedo spledide gambe nude di fragili donne
bianco
quel bianco che dura poco
nella mia città
quel bianco da freddo
umido e silezioso si posa
temo che sia ancora presto
assaporo il ciccolato
e immagino nocciole come lune di febbraio
presto sarà tempo
quando il nero sarà vestito
il sole scalderà le mie carni
e l'occhio preciso come un bisturi
solcherà le strade del mio andare.
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