PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/02/2010
D'aria si nutrono i sogni,
incastonati tra la barba
bianca di un vecchio Dio
nascosto da una nuvola.
L'archetto del violino
stana note struggenti
a spiumare ali di colombe
distratte da universi vuoti.
Cantano i colori la poesia
della casa perduta.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Magari il Buon Vecchio Dio di Rilke, nicht wahr? :-)
Bello quel violino che spiuma... e le immagini tutte...
Kussili
Ax

il 12/02/2010 alle 13:24

m'è piaciuta l'atmosfera con Dio e una musica da caffè veneziano... bravo!

il 12/02/2010 alle 13:29

é più un Dio non proprio buono come quello di Rilke.
Il luftmensch è il topos della yddishheit, mi ha ispirito chagall
kusserl
lilli

il 12/02/2010 alle 15:28

grazie per il brava...
ciao
lilli

il 12/02/2010 alle 15:28

e un po' come il violinista sul tetto.......
ciao
lilli

il 12/02/2010 alle 15:37
Jul

bellissima e splendida la chiusa, omaggio elegantissimo all'arte di Marc Chagall !
Un abbraccio,
Jul

il 12/02/2010 alle 15:51

Le conosce intellettive, se significative portano a scrivere pagine di per se importanti. Questa poesia
è una di "quelle" pagine. Poesia e pittura molto spesso ocincidono. In bene.
ciao

il 12/02/2010 alle 17:37

da una pittrice come te mi gratifica molto!
un abbraccio
lilli

il 12/02/2010 alle 18:48

grazie del tuo prezioso commento
ciao
lilli

il 12/02/2010 alle 18:48

Ecco perchè acennavi a Chagall nel mio sogno di volare. Ma era perchè stavi preparando questa bellissima quadro/poesia....
Purtroppo non so il tedesco, immagino che Luftmensch si riferisca a una persona che ha la testa tra le nuvole? o sbaglio?
E si tratta di un quadro reale?
Ciao
Fabio

il 13/02/2010 alle 00:30

il violinista sul tetto e non è uno dei temi preferiti da chagall per i suoi quadri ed è molto legato al concetto del luftmensch, topos dell'essere ebraico/yiddish,uomo che vive nell'aria e di aria, per il quale ogni giorno rappresentava
una lotta per la sopravvivenza, un arrabattarsi quotidiano per sfamarsi,
un vagare senza mai toccare con mani e piedi la realtà, chiuso in un
mondo tutto suo, fatto di preghiera, rinunce e sopportazione
Grazie del tuo gradito commento
ciao
lilli

il 13/02/2010 alle 08:09

Molto bella la finezza delle descrizioni in parole semplici ma meravigliosamente accostate in una infinita armonia e lucentezza. Ciao. Giorgio

il 13/02/2010 alle 09:08

grazie giorgio
buona domenica
lilli

il 13/02/2010 alle 09:37

Bella questa visione di uomo che vive sospeso nell'aria e sembra nutrirsi d’aria. Si percepisce la continua lotta per una sopravvivenza prevalentemente spirituale, quella che più si addice a quest’essere leggero e trasparente, delicato e posto fuori dall’oggettività del quotidiano, cullato solamente dai versi della brava Lilli.

il 07/03/2013 alle 11:10