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Pubblicata il 08/02/2010
le lame mi hanno sfregiato le guance
era una goccia di sangue cromato.
il cemento mi ha gelato le membra,
rigida è la mia postura
nella nebbia mattutina.
quando intorno
non ho altro che geometrie razionali
e mura scalcinate,
i miei occhi cercano
corruschi acciai di luce,
cacofonie senz’uomo,
reliquie di vetri anneriti
sui pavimenti grigi dalla trama ruvida.
e ora,
oltre quel portone
echeggiano ferri e ombre
negli androni vuoti.
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molte le belle immagini, originali ed efficaci, che mi sono piaciute, in questa poesia, una fra tutte: "non ho altro che geometrie razionali
e mura scalcinate"
Benvenuta!
Axel

il 08/02/2010 alle 17:22

grazie, mi fa piacere che ti sia piaciuta:)

il 08/02/2010 alle 19:08

Violenta e bellissima.
Ha il sapore dell'acciaio e el sangue giù per la gola.
Mi è piaciuta molto.

il 09/02/2010 alle 13:45

grazie mille:)

il 09/02/2010 alle 14:57

Ciò che hai descritto dipinge di luce il grigiore di tutto ciò che appare..... il mondo è maia.... il cuore verità. Complimenti.

il 09/02/2010 alle 22:11