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Pubblicata il 07/02/2010
La ruvidità perforante di quel momento
mi riporta a quell'umido regnante,
davanti a quella pianura...
Quella pianura che non era più la stessa!

Corpi senza anima guidavano insulsi automezzi,
l'uno dietro l'altro:
avevano occhi candidi come lenzuola d'ospedale,
senza un capello.
E intanto il mio pensiero finiva lì,
lì dove l'erba diviene nera
e l'acqua avanza sempre di più...

Passai posando le palpebre e sperando
di uscire al più presto
da quella fitta coltre di ossessioni.
Mi facevo largo nella folla di sguardi fissi.

Paolo
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Jul

Buona, si avverte una forte tensione e la tensione è emozione, quindi hai trasmesso...
Ciao

il 07/02/2010 alle 10:36

Grazie, mi fa piacere che ti abbia trasmesso!

il 07/02/2010 alle 11:19

oddio quegli esserini con gli "occhi candidi come lenzuola d'ospedale"...mette i brividi!

il 08/02/2010 alle 19:36

Ahahaha eh si da noia!

il 09/02/2010 alle 14:48