Siete avidi di sangue
copioso
a scorrervi in bocca.
Rovesciata forma che trattiene
del collo
l'ossea frattura.
Sognare impossibili danze ascendenti
alla celeste volta cromata
dentro sfavillanti inquadrature
dell'angolo migliore
delle mie labbra.
Bevitori scellerati di turpitudini
visive
dentro cornici sfumate agli orli
dalla evanescente consistenza.
Overdose di milligrammi
di poetico sentire
che riservatezza non conosce.
Tutto volete suggere
come dentro un arcano incantesimo.
Potrei perdermi nell'ebete
contemplazione
di me stessa.
Puntare revolver contro i vostri celebrali teleschermi
e far esplodere tutto questo
in un milione di frammenti scarlatti.
E non ne sareste comunque mai sazi.
Vorreste di più, sempre tremendamente
di più...