PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/09/2002
Entrare in un letto
Gelido
E cercare di dormire
Spogliandosi dell’anima.
Tentare di vestirsi di sogni
Ingannevoli
Rubandoli alla tua mente d’un tempo
Carezzando un ricordo eterno.
Un brivido lungo
Ti scuote
Culmine di fatica e di dolore.
Consapevolezza d’un corpo
Che ti manca da impazzire.
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GAF

Bella l'immagine "... di vestirsi di sogni...." ognuno di noi vorrebbe farlo ma poi purtroppo il nostro vestito è la realtà e anche se ha un brutto colore dobbiamo indossare quella e null'altro.
Ti abbraccio
Elisabetta

il 11/09/2002 alle 07:50

Ti ringrazio Betty. Il problema è non vestirsi solo di sogni ma anche della cruda realtà.
Quando siamo soli e ci accingiamo a dormire per troavre un po' di serenità, allora è il momento di cambiar d'abito.
L'importante è non avere vicino qualcuno che, come nella nota fiaba, ti urli "Il Re è nudo".
perchè allora sarebbe proprio finita.
Grazie.
Ernesto

il 11/09/2002 alle 08:37

Tanto maggiore è la solitudine quando questa è indotta da una "mancanza" di qualcuno che prima c'era. Belle le immagini, oltre che a "vestirsi di sogni" anche lo "spogliarsi dell'anima" è sulla stessa linea...
Un abbraccio!
Axel

il 11/09/2002 alle 13:03

Come vedi, anche se diverse prospettive, il tema dell'anima ci accomuna.
Lo spogliarsi mio è per esserne rivestito da un'altra.
Ricordi ieri le alchemiche nozze?
Tutto è un continuum per me, anche se con modalità diverse.
Siamo noi in diverse fogge.
Verrà anche un homo novus. Forse domani.
Grazie
N.

il 11/09/2002 alle 14:19

...il ricordo di lei ti tormenta...il suo presente/assente ti annienta...e cerchi rifugio in un passato che dovrebbe dar calore e colore a notti buie e gelide...i bei ricordi sono legati l'un l'altro ad una fune che, se prima ti salvava, ora diviene nodo scorsoio...
...è molto profonda nemo...troppo...sprigiona davvero il massimo del tuo dolore...disarmando chi legge...
...il corpo che ti manca sta divenendo un "involucro" dove hai riposto tutto te stesso...tanto da essere divenuti una sola persona...ma questo, credo, sia un'altra poesia...
...un bacio...simy

il 11/09/2002 alle 14:40

Molto triste e si legge il grande dolore che naviga nel tuo cuore.
Spero che tu riesca a raggiungere un salvagente e finalmente "arenarti" su un lido sereno e attraente!
Col cuore Nemo!
;-)
M'

il 11/09/2002 alle 16:30

Cara Simy: hai colto nel segno. Colpito e affondato tanto che non ho null'altro da aggiungere.
La mente (alcuni la chiamano "psicologia") opera per archetipio tanto che solo le donne si capiscono tra di loro.
Che dire!
Il mio corpo è nulla senza un altro.
L'assenza si fa sentire ed è incolmabile.
Grazie
N.

il 11/09/2002 alle 16:57

Il bello della poesia è che si può sublimare tutto. Tranne il dolore che, purtroppo, si esalta.
Ma è linfa mi attuale, è parte di me e resterà per molto. Fino a che non ne verrà fuori un homo novus.
Grazie.
N.

il 11/09/2002 alle 17:03

Caro Pirata, ch edire!
Tu sei esperto di navigazione, io solo per metà.....!
Il Profeta che è in me non ha ancora parlato e, poi, dovendolo fare "in casa", non sarebbe creduto.
Neanche da me!
E sarò come il dantesco naufrago che guarda il pelago una volta giunto a riva..... Fu una citazione che usai in una conferenza a T., in un'epoca assai felice, in un giorno del quale ricordo anche cosa mangiai e il profumo che c'ìera nell'aria e che mi hai fatto ricordare!
Tu vuoi che rinnovelli disperato dolor ch'al cor mi preme.....
Grazie.
N.

il 11/09/2002 alle 17:10