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Pubblicata il 29/01/2010
"Venni a richiamarti
alle scogliere
Lanciai il tuo nome
e solo il mare mi rispose
nell'istantaneo latteo
e vorace delle sue schiume."


Venni scalza

sulla rena notturna,

fredda carezza la sua,

mi ghermì

le caviglie..


Mi fu testimone la Luna

di novembre


Luna piena e gravida di stelle

(Era così leggero il mio passo

era così lontana

la voce del mio amato).


La spuma dell’onda

solitaria e triste

rifrangeva lacrime

di amanti infelici,

aveva creste argentine

aveva biancore d’ovatta,

aveva silenzi di addii.


"E il disordine ricorrente
delle acque attraversa il tuo nome
come un pesce che si dibatte e fugge
verso la vasta lontananza.
Verso un orizzonte di menta ed ombra,
viaggia il tuo nome
rotolando per il mare."


Nel mutismo labiale

grido forte il tuo nome

dal sapore ambrato,

dalle verdi cromie

delle mentucce selvatiche,

il tuo nome rimembrante antichi Dei

il tuo nome di acque torrentizie.



Viaggia nell’universo

come Stella Nova,

come scia di cometa

che carpisce gli sguardi,

viaggia il tuo nome

sulle corolle delle Ninfee

riluce il tuo volto

come nuovo Sole..
**
Alvaro Mutis & Deamor
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insidiosa rena, che affonda ed abbassa stature, ben facesti a cercar la salda roccia, ove oceano frange, cosi' come sei rimanesti(pur sopportando la scontata..doccia), bella ....

il 29/01/2010 alle 17:41

ma tu rispondi sempre..per (le) rime??

il 29/01/2010 alle 18:04

sì---no---sì---no ,come un codice binario
acceso spento,come mi viene, come soffia vento.

il 29/01/2010 alle 21:34

Questa è poesia vera ...

il 30/01/2010 alle 09:28