PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/01/2010
Ho cavalcato la sera, soave,
verso un richiamo di luce
per le parole già dette
e per quelle che sono nell'aria.
E' l'aria che assorbe i colori,
io la respiro... come una brezza
in un giorno stagnante,
carezza sul collo,
gaio sollievo sulla mia pelle.
Rincorro l'arcobaleno,
sfuggente fantasma notturno,
con l'indaco intenso e sublime
che abbaglia i miei occhi rapiti.
E, ancora, l'oceano immenso
a regalarmi le onde,
acqua che vive, che pulsa,
che inonda e poi affonda...
le onde, e correnti infinite
che spingono i sogni
al di là del respiro.
Le mani che creano, tese,
morbide pieghe,
dove riporre i segreti,
velluti soavi e suadenti,
tessuti di trame sottili e possenti.
Si librano in volo le mani...
e foggiano, ancora,
impavidi gesti e densa poesia.
Raccolgo opaline conchiglie
con l'eco dei grandi misteri,
suoni incantati, note vibranti,
e collane di gemme pregiate
...forti riflessi dai vivi colori.
Mi perdo e mi trovo,
al di là dei vasti confini,
oltre ogni stagione,
ogni giorno qualunque,
e cerco le orme leggere,
i segni lasciati al suo passo
da splendida e indomita fiera.
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Jul

Splendida poesia dalla quale traspare un'anima sensibilissima.
Complimenti,
Jul

il 23/01/2010 alle 16:53

grazie per il tuo apprezzamento, cerco di esprimere ciò che sento
Rita

il 25/01/2010 alle 09:40