con la *i*, vecchio mio ;-)
o intendi dire che ti soddisfa scriverlo senza i?
Oddio credo di non sbagliarmi, ma al plurale il femminile non penso voglia la i e comunque mi piace tantissimo agli occhi la sequenza nsce
Bye boy
gnaaaaah, inconscius latino = /in.'kon.ski.us/, quattro sillabe, quindi la <i> resta sempre anche in italione per l'istesso motivo per cui resta in scienza, coscienza, etc., cioè pecchè fa parte della radicia della parola.
e perciocchè anche il plurale femminile segue codesta regola, o meglio si scrive coscie e non cosce, ganascie e non ganasce?
se fosse così mi cospargo il teschio di posacenere..
ma coscia e ganascia non derivano dalla radice del verbo scio (pron. class. /'ski.o./, due sillabe)! :-)
mi spiego in meglio: coscia deriva da coxa, dove una vocale /i/ non c'è mai stata, e <i> grafica serve solo a segnalare la pronuncia palatale di <sc> davanti ad <a>.
per cui, al plurale, dove non ce n'è bisogno, questa <i> puramente diacritica sparisce.
non così in conscio, consci, conscia, conscie, dove pur non essendo pronunciata, si scrive perché fa parte della radice della parola.
('camicie', nota eccezione a questa regola, è solo per evitar confusioni con 'càmice').
per me potevi scriverla anche con tre iii(almeno si prolunga il piacere prima della fine) ma la trovo comunque bella..inconsce...si dà soddisfazione... bel testo ...ciao Andrea.
abbandonare questo lasso di benessere, che stanchissimo mi disegna i movimenti... i rinoceronti genuflettono le loro corna! e io penso che tu ci sia riuscito... e cmq.. x la cronaca... il criterio etimologico imporrebbe la "i" ma la regola per formare il femminile plurale di aggettivi che al maschile singolare finiscono con -scio è che la i non viene conservata, quindi inconsce, salvo poi che la "i" sia accentata, e allora rimane al plurale... -.-'