PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/01/2010
"Sto percorrendo tutte le strade,
mi porto addosso botte di momenti,
a volte guaisce un cane e sorrido,
a volte giro l’angolo e una lacrima scende,
inattesa, piccola, subito ricacciata..
Negli angoli non finiti del cuore
dove è tutto un cantiere
e il disordine suona
come violino scordato e capriccioso..
A volte corro corro a perdifiato,
incontro a un mattino che sa di panchina,
a volte rallento, come un treno rugginoso..
Ci sono attimi che il tuo pensiero
mi avvolge come un mantello che ben conosco,
ma ti lascio i miei sguardi stupefatti e veri…
Sei vecchio e sei nuovo
e questo è il mio stupore,
ti sento così tanto che cammino sui vetri,
ma il dolore è dolce come il profumo di mimosa,
ti ho dentro così tanto che mi fai paura,
ti amo così tanto
che voglio essere
ogni goccia bevuta per scelta,
del tuo mare d’anima che mi rappresenta..
Non pensarmi: sono qui."
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scorgo buoni passaggi in questa dimensione di ermetica malinconia dimensione sofferta laddove si coglie alla lettura, forse, ogni tanto cade nel linguaggio tipico di termini in uso spesso abusati
in poesia, anche se resta di base la scorrevolezza del saper dire,

saluti,
Orgon



il 14/01/2010 alle 14:25

tutto quello che ti volevo dire è stato già detto,
in questa poesia ti sei superata.
un bacione.
marygiò

il 14/01/2010 alle 17:46


Grazie Marygiò mi fa un immenso piacere sapere che ti è piaciuta. Graditissimo il tuo passaggio.. A presto!Snow

il 14/01/2010 alle 21:52

"Negli angoli non finiti del cuore
dove è tutto un cantiere
e il disordine suona..."
"A volte corro corro a perdifiato,
incontro a un mattino che sa di panchina..."
"ti sento così tanto che cammino sui vetri..."
"ti ho dentro così tanto che mi fai paura..."

Come fai a trovare parole così belle?

Hai un grandissimo dono.
Grazie che lo dividi con noi.
Ciao
Fabio

il 22/02/2010 alle 00:36