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Pubblicata il 08/01/2010
tavolozza in dono al prence d'Etiopia
e un paradiso recintato (tautologia!)
sulle colline di Persepoli

il secondo flash risale al 1911
e contiene i polpastrelli - sabbia rosa,
finissima benedizione - e termini
quali cimurro, scolopendra, salasso,
sesquìpede, tortora - quest'ultimo
il più comprensibile,
beccava dal tuo palmo
in un giorno assolato

raffreddore di talpa a Chopin,
folata di bemolli sulle guance,
mi scrivesti una lettera

sugli ammutinamenti nel quadrante di Andromeda
- turbe ai cantieri navali - o più probabilmente
in un'altra vita d'amore
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molto particolare l'accumulazione(leggevo da poco un critico che si lamentava dello scarso uso di figure retoriche nella poesia contemporanea...) tra i vv.7-8.....il paradiso recintato non è tautologia se recuperato alla modernità nel senso di 'immagine intima di cò che è stato', in cui la considerava W.Benjamin....voglio dire che questa è una poesia che ha senso, non solo belle immagini...

il 10/01/2010 alle 00:49

grazie. è ispirata a un sogno che ho fatto giorni fa, ma ti assicuro - se anche conoscessi il contenuto del sogno - che NON si capisce.

il 10/01/2010 alle 11:19