PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/12/2009
arciere non scocchi più dardi
cosi s'impiglia la parabola
sulla rete,
come faranno allora
gli aironi cinerini
sul gelato fiume
ad affrontare i venti?.

Io ho del sogno frammenti
limbi
che permettono scambi,
ma non vorrei scordare l'aria
di lassù.

era cosi rarefatta
che m'incantò.

ora ri-fiuto.
l'altezza
mi dà le vertigini.

sono imbambolata,
ma mi solletica
pater eolo
dai ariele ti sospingo io
sussurra...rilassati
chiudi gli occhi...concediti
stai tranquilla
tra queste braccia.

annegherei per sempre
volentieri
in un mar di tenerezza.
e allora giuro
per la mia pace
vita
io mai più rinuncerò al dondolio,
a quel desiderio languido
che trafuse
miele liquido
sulle mie ferite.
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Jul

Bella ariele, veramente bella!
jul

il 30/12/2009 alle 19:10

Sempre più belle le tue poesie ariele...
che parole... che parole...
merito del padre vento che ha trasfuso simili doti alla figlia...
bella la fine, bello tutto...
mi hai incantato
Fabio

il 30/12/2009 alle 23:24

gli ultimi cinque versi mi danno un brivido...e non mi succede spesso....
con stima
Nicky

il 31/12/2009 alle 00:06

originale il tema era così rarefatto che m'incantò un saluto rich

il 16/01/2010 alle 16:46