Noi ancora
siamo la gioventù
ed ancora
siamo il sale del presente
e il futuro da disegnare.
siamo ancora
l’alba e la primavera
e le notti di sbronze
e le lente serenate
al falò.
siamo il vogare
ad un concerto
o in una tana nascosta,
il mare agitato della società.
e noi
siamo ancora qui,
più taglienti di rasoi,
lame che squarciano
i pensieri alle amministrazioni.
diversivi sovversivi
del destino planetario;
decidiamo noi,
ancora,
cosa sarà dei nostri figli,
cosa ne è stato dei vostri.
siamo ancora
lo sbocciare di una viola,
lo spuntare dei germogli
nei campi e sugli alberi,
il canto dei papaveri al vento.
siamo la crescita sulla terra,
arsa ,spaccata ,derisa,
dal vostro autocontrollo
che noi ancora non abbiamo
ma sappiamo credere e vivere
pienamente la vita.
e noi ancora
siamo la gioventù
e siamo consapevoli
di quale peso
abbiamo sulle spalle,
ma come tali,
ancora lo scherniamo
e forse e meglio
tradire adesso
le nostre speranze
che non sperare ancora,
come voi,
che esse marciscano col tempo.