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Pubblicata il 28/12/2009
Un altro anno fugge:
conto i giorni lieti
guardando la mia destra
ma,
gli occhi al cielo terso
di questa notte averna,
gli astri computar non posso;
così le ore buie
s’intrecciano e confondono
come mal dette litanie
di vecchie tremule,
che più non sanno se chiamare
santi o demoni
ad esaudir preghiere.
Albe di straziante bellezza
sorgono e languono
in sanguinanti tramonti.
Eterno e fuggevole
il tempo corre.
Duole il petto
per l’affanno
d’inseguir la vita.
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Jul

Bellissima la chiusa, condivisa, ritengo, da tutti!
Ciao,
Jul

il 28/12/2009 alle 21:12

Grazie molte per la condivisione ed il passaggio.
Un saluto

il 28/12/2009 alle 21:25

Molto sentita, specialmente l'ultima parte,
"Albe di straziante bellezza
sorgono e languono
in sanguinanti tramonti.
Eterno e fuggevole
il tempo corre.
Duole il petto
per l’affanno
d’inseguir la vita."
Reso benissimo il senso dell'effimero e dell'impermanenza.
Un abbraccio
Axel

il 28/12/2009 alle 21:55

Il tempo corre e noi non possiamo fermarlo solo arrenderci all'inevitabilità di questo stato.
Grazie per il commento
Un saluto

il 29/12/2009 alle 10:01

Bella. Condivido anch'io.
Complimenti
Fabio

il 29/12/2009 alle 23:43