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Sol
Pubblicata il 28/12/2009
Al mio Papà

A ritroso
cerco i ricordi essenziali
le partite di scala
del mago bugiardo
gli anelli di fumo

Poi appare l’affabile moto,
-bianca come le cime qui intorno-
la voce ormai persa :-veni via co’ papà?-
E dunque sopra il ponte sconnesso
che metteva paura
mi stringeva più forte
con le braccia al tuo corpo
gli occhi serrati
il respiro sospeso
pregando le doghe
di non tirarci di sotto

Non ho potuto di più…
curato come fossi quel figlio
nato dalle tue stesse doglie
Ho ricambiato l’ amore
- anche la tua mano stretta -
che mi ha guidato nei passi
sebbene la mia, malgrado il volere,
ti ha accompagnato soltanto alla morte

ti adoro papà
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I sentimenti forti sopravvivono alla morte e la rendono, per questo, meno potente e assoluta, almeno così mi auguro. Poesia bella e sincera.

il 02/01/2010 alle 11:34
Sol

Credo che tu abbia perfettamente ragione. ti ringrazio tanto per avermi letto e commentato. Sol

il 02/01/2010 alle 21:51