Al mio Papà
A ritroso
cerco i ricordi essenziali
le partite di scala
del mago bugiardo
gli anelli di fumo
Poi appare l’affabile moto,
-bianca come le cime qui intorno-
la voce ormai persa :-veni via co’ papà?-
E dunque sopra il ponte sconnesso
che metteva paura
mi stringeva più forte
con le braccia al tuo corpo
gli occhi serrati
il respiro sospeso
pregando le doghe
di non tirarci di sotto
Non ho potuto di più…
curato come fossi quel figlio
nato dalle tue stesse doglie
Ho ricambiato l’ amore
- anche la tua mano stretta -
che mi ha guidato nei passi
sebbene la mia, malgrado il volere,
ti ha accompagnato soltanto alla morte
ti adoro papà