PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/12/2009
Il cielo della città,
il cielo della montagna,
uguali, entrambi,
speranze che rapiscono
d’azzurro, cuore e pensieri.

Il cielo della città,
il cielo della montagna,
…fratelli, come Caino lo fu d’Abele.

Uomini affastellati,
sotto il primo, fascine indistinte
d’anime, gioie e tormenti

sguardi tenuti bassi si eludono,
l’un l’altro, chiusi dentro confini
di vite parallele, custodite
tra case e strade
e sotto i mille passi, incalzati,
gorgogliano chiaviche e sentimenti (occultati).

Sotto il cielo sottile dei monti
fruscia/urla solo il vento
raccoglie dai valloni inabissati
radi gridi d’uccelli,
suoni rapaci vecchi come il tempo
e al mezzo dì
qualche palpitazione di campana,
persa per caso, lontana
lungo i displuvi impervi
poi nient’altro
solo l’immobile silenzio,
se l’aria si è fatta calma.

Più in basso il mondo intero
è disteso, sfumato, incerto,
appare e non appare,
ma ovunque guardo… c’è
…e il cuore se ne colma.
  • Attualmente 4.5/5 meriti.
4,5/5 meriti (2 voti)

davvero un capolavoro questa poesia

il 17/12/2009 alle 10:24

Ti ringrazio molto, un grande incoraggiamento il tuo.
Sicuramente è un aspetto della tua generosità.
Cercherò di non montarmi la testa
e a te un grandissimo grazie!

il 17/12/2009 alle 18:13
Jul

Bellissima la chiusa!

il 18/12/2009 alle 22:11

Un apprezzamento da parte di chi scrive come te mi riempie di gioia. Grazie!

il 19/12/2009 alle 22:02

una poesia bellissima caro sancho

il 17/08/2010 alle 12:19