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Pubblicata il 28/11/2009
S i chiama il gioco d’indovinare il colore che non ha.
Al posto dell’occhio una stella
brilla cinerea e dialoga con se stessa.
Altre volte è l’olimpo del proprio recinto.
La vita, in bilico come ogni pianta spontanea,
vi cresce su un’ approssimazione o su un ciglio
ed è, diciamolo, sodale al sosia.
Poi, entrando plumbei nell’ago,
il Lazzaro del ritratto o una Kore che non riemerge
pensano al niente dove vivono veramente
(e che sarebbe dio se esistesse).
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assai gustata!

il 29/11/2009 alle 08:55

è che faceva il paio con cinerea....e poi ti è forse capitato di pensare a certi aspetti o momenti della vita come bad trip....in questo senso.....è anche vero che si è più pessimisti quando si è, se non proprio felici, almeno tranquilli.....boh!....a me 'mi' succede....chiederò lumi alla mia strizzacervelli della stanza accanto...;-)
Nicky(cinereo)

il 29/11/2009 alle 17:33

sa di blotter, eh?
un caro saluto
Nicky(bambino difficile)

il 29/11/2009 alle 17:37

INDOVINA L'INDOVINELLO,CHI è COLUI CHE TI GUARDA RIPETUTAMENTE NEGLI OCCHI E MAI TI VOLGE LE SPALLE?,SIAMO, ANCHE NELLA VISIONE, CERTI CHE IL COLORE CI SIA,IO NON SO SE IL MIO SPROLOQUIO FILA CON IL TUO RAGIONAMENTO ,MA CREDO CHE ENTRAMBI CONVERSIAMO CON IL TUTTO ED IL NIENTE ,ECCO PERCHè MI PIACE QUESTO TUO GIOCO ,UN ABBRACCIO ,CATE

il 29/11/2009 alle 23:14