ah beh, wow! il quinto verso cattura per sempre, se per caso ciò non fosse già successo prima.
...si, devo ammettere che detto in latino sembra perfino più intellligente di una bianca ultima lettera dell'alfabeto...après Rimbaud, ovviamente....il tuo commento, cui sono grato, non ne è convolto minimalmente....
Nicky
riusciresti a parlare di una palla di neve di punto di vista di una palla di neve? C’è chi si è posto il problema….. Debord, partendo dallo stesso tema (ma per lui l’argomento era: parlare di guerra o di gioco dal punto di vista della guerra o del gioco) si chiedeva come rappresentare il ribaltamento del ribaltamento artistico, che da un simile punto di vista deriva (posto che non c’è arte, perché se vera arte ci fosse, sarebbe reato…. noi cerchiamo soddisfazione in fuggevoli situazioni stornate alla cosiddetta arte….questo è fare poesia, per me che la penso quasi come Debord…e, sì, se vuoi, come dice Taisha, una delle streghe del Nagual, l’io, in questa azione che è sacrilegio e saccheggio, deve abdicare….)
p.s.: a ben guardare Castaneda, pur apparentemente così distante da Debord, fa qualcosa di simile. Ma, mettendosi dal punto di vista dello sciamano, si rischia di essere assimilati a pazzi o visionari…e di inimicarsi le etnografie ufficiali….
Grazie per il pregiato commento....è, come Mantor, tensegrità adamantina...un caro saluto e mi auguro che la tua salute si ristabilisca al meglio e presto.
Nicky