PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/11/2009
Nelle serate brumose d'inverno
andavamo spediti lungo Corso Magenta
sotto braccio ridendo senza motivo apparente
fermandoci alle vetrine delle farmacie fra scarpe
ortopediche cinture Gibaud e sfigmomanometri in
saldo. Con le dita inguantate ti premevo sui fianchi
attraverso le tasche dei nostri pastrani e sorridevi
con la punta del naso arrossata sotto il cappello
di lana. In piedi nei bar bevevamo Martini.

Poi venne la primavera ed uscisti di senno
senza motivo apparente. In farmacia c'entravamo
per comprare sostanze che ti rendevano ancora
più folle. Senza il cappotto si vedeva ch'eri
magrissima. Ma non te ne accorgevi:
davanti tenevi ragni pelosi e cupi
fantasmi di ieri. Ti portarono
via e rimasi da solo. Che
non sono più tornato
su Corso Magenta
almeno d'inverno.
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Il tono è quieto, ma quei "ragni pelosi " restano davvero impressi...Bravo, lei sa parlare di tragedie con misura e questo, lungi dallo sminuirle, le rende concrete nel loro quotidiano.
Alinya

il 13/11/2009 alle 14:26

oh grazie mille signora!

il 13/11/2009 alle 15:30

Non ci torni più, in nessun corso, ma ci torniamo noi nell'anno 2020 lì sui tuoi passi, prima o dopo Cristo non importa, altrove lo dicesti, e sentiamo quel gelo che arde e l'armatura dell'anima che ci impone di aiutare se stessi a tentare... dovunque andremo, poeta, non saremo in ceppi se ciò che resta è arte.

il 07/06/2020 alle 10:20