PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 07/09/2002
Avvinghi con le tue catene
Di carne
I nostri corpi
Ignudi
E ci sbatti in faccia
Le tue verità.
Posso mai scegliere il giusto
Se alle mie spalle
S’insidia
Il Portatore della Luce
Che proietta ombre d'orgasmi
Che mi avviluppano la coscienza?
Il senso mi inebria la mente
E mi riveste di bramosia d’amori lascivi
Ma seducenti assai.
E mi proietto lontano
Con la fantasia schiava di te.
M’arricchisco la mente
Di ricordi pieni di profumi carnali
E di invocazioni di dolori
Per esaltare ogni mio potere.
Il gusto sapido e piccante
Delle ore sublimi trascorse insieme
M’attanaglia e mi lega al nostro talamo
Ara di notti trascorse a fonderci
Amandoci e seducendoci
Con la sola melodia dei nostri sospiri
Intrisi d’umidi piaceri.
Come potrò concepire un immortale
Se non so rinunciare
A questa mia vita apparente
Per una morte reale?
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

venuti non fummo in questo mondo per spiriti imitare in quanto spiriti già lo siamo ed è proprio la carnalità dell'esperienza umana il disegno.
forgiati fummo nella carne e per la carne che non poteva sperimentalmente operare in un paradisiaco eden bensì in un inferno terreno dove l'esperienza del dolore carnale ci fa conoscere un aspetto dell'universo altrimenti inconoscibile.
ciao angelo
bravo ad maiora

il 07/09/2002 alle 07:56

Non riesco a comporre in rima.
Ti ringrazio per la riflessione e per il commento.
La Commedia, qualunque..., si recita solo qui.
Non sono Bernardo di Chiaravalle!
Avrei solo l'imbarazzo del girone.....!
Grazie.
N.

il 07/09/2002 alle 08:24

...ci sei sempre tu...
...un bacio...simy

il 07/09/2002 alle 08:28

Hinc et nunc.
Grazie.
N.

il 07/09/2002 alle 08:38

MOlto bello il tema, che accompagna l'uomo da migliaia di anni ed è chiave importante nelle scelte di fondo. Svolta con fluide immagini interessanti, si chiude con la domanda Principe, a cui ognuno cerca di dare la propria risposta.
Ciao
Axel

il 07/09/2002 alle 09:08

Grazie per il commento.
La simbologia del Diavolo, è stata. demonizzata.
Come non pensare a Socrate?
N.

il 07/09/2002 alle 09:26

Bella visione...di piaceri carnali..
che spesso vengono associati a perdizioni diaboliche.
Ci sono versi in questa tua delicatissimi,
in cui si esalta il tuo animo di amante...

;-)
M'

il 07/09/2002 alle 09:28

Diavolo deriva da dia-ballo: ti giro intorno.
Ma cosa? Chi?
Non siamo forse sempre noi?
O, meglio: non è forse qualcosa in noi?
Le nostre proiezioni...........
Grazie.
N.

il 07/09/2002 alle 09:29

L'anima e/o il corpo?
Il corpo dell'anima?
L'anima del corpo?
E chi lo saprà mai.
Amante si.
E' l'unica certezza che ho.
Ed è qullo che mi tiene in vita.
Grazie.
N.

il 07/09/2002 alle 09:30

Stupenda davvero.
Forse la migliore tra quelle che ho letto delle tue.
E' piena, è forte, è sincera.
E' visivamente impeccabile, le tinte son perfette, i contrasti emotivi dipinti in maniera sublime rispetto ai chiari delle tensioni verso il distacco.
E' efficace, Nemo.
Bellissima.
Sì, è assolutamente la migliore.

il 07/09/2002 alle 10:21

Grazie.
E' a tinte forti perchè l'argomento era ed è molto seducente.
Sono caduto in tentazione...........
Grazie.
E.

il 07/09/2002 alle 11:10

mi è piaciuta

il 07/09/2002 alle 11:45

E' una poesia di grandissimo impatto, emotivo ed estetico, dove le tipiche colorazioni a tinte forti adeguate al tema sprigionano tutta la loro dirompente energia e seduzione. L'interrogativo finale è la naturale e degna cuspide di una lirica scritta in stato di grazia.
Complimenti di cuore e un caro saluto E.
Max

il 07/09/2002 alle 12:06

Grazie.
La sintesi è la tua principale caratteristica.
N.

il 07/09/2002 alle 12:30

Folgorato da un bagliore luciferino?
(Non diciamolo in giro....).
Ti ringrazio per le espressioni che hai indirizzato nei miei confronti.
E' vero che nel sito ci sono tanti amici.
Tu, anche se non ci conosciamo visivamente nè fonicamente, lo sei di sicuro.
Grazie
Ernesto

il 07/09/2002 alle 12:34

Veramente bella, Nemo: Ritmo e scelta delle parole, molto ben architettati, creano un forte senso di fascinazione. In realtà io non credo nel bene e nel male: credo solo nell'uomo. Il concetto di Male, tuttavia ha sempre esercitato una forte attrattiva su noi tutti. La morale ci costringe a recepire il male come un qualcosa da evitare ad ogni costo. Essa frappone degli ostacoli fra noi e la nostra natura. E come si sa, è nella nostra indole tendere al loro superamento.
Ciao.
Andrea.

il 07/09/2002 alle 13:31

Caro Andrea, non ti voglio apparire banale, ma: cosa è il bene e cosa il male?
Lascia stare l amorale che è una forma nella quale ci hanno imbrigliato da 2000 anni.
Il Bene e il Male sono due aspetti di un'unica medaglia e dipende dal lato dal quale ci si mette di fronte.
Tutto qui.
Il Diavolo è un aspetto della nostra vita e la carta simboleggia, appunto LA SCELTA. Già, ma quale? Verso cosa?
La tentazione di agire per la via più comoda è un male?
La carne è un male? Le passioni sono un male?
Le pulsioni? La vita stessa? I sentimenti.
E' tutto nell'uomo, come ben dici tu!
E lì che occorre lavorare per capire chi siamo.
Conosce te stesso e conoscerai l'universo, era scritto sull'architrave di ingresso della Scuola di Atene.
E poi?
Grazie.
Ernesto

il 07/09/2002 alle 13:37

Che carme grandioso
Mi piace, par scritto da Charley

il 07/09/2002 alle 21:51

Grazie per il complimento; sopratutto per il carme che, anticamente, era una preghiera.
Nel mio caso: evocativa o invocativa?
N.

il 07/09/2002 alle 23:06