PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/10/2009
Pazzo mai
Eppure mai lontano
dal ludico ludibrio
o dal grottesco assurdo
Un recita-tragedie
Eppure
io chiedo il massimo alla poesia
il massimo all'arte
Solo l'assoluto deve adattarsi
all'Assoluta verità all'Assoluta bellezza
(Ah ipocrita postmoderno, vattene!)
impermeabile
come una roccia in un oceano
sopra le onde infrangibili
Samotracia irraggiungibile
su un promontorio
destinata a non cadere mai
o a non esistere mai
La Dea calva
o la Divinità rasata
viste da vicino
Che si muovano
e si voltino verso di noi
gesticolando
e scuotano il mondo
scuotano i nostri sensi
e sensori
e censori
Che i muri del tempio si scuotano
Che le stelle risplendano attraverso
un varco nel cielo
(come attraverso la volta del Pantheon)
per vedere l'estrema
notte bianca
l'ultima
assurda visione.

Lawrence Ferlinghetti
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testo avvincente nel suo afflato e desiderio di raggiungere la centralità dell'espressione artistica.
Ottima scelta, rivelatrice della tua sensibilità umana e poetica.
Bussi
Ax

il 31/10/2009 alle 09:06

quando ho notato quel nome "Ferlinghetti" ah! Quanti bei ricordi........

il 01/11/2009 alle 22:19

Quando leggo poesie come questa rimpiango in maniera disperata di non poterle leggere con lo stesso afflato nella loro stesura originale in lingua.
Una scelta la tua oltremodo gradita.
Zordoz

il 02/11/2009 alle 06:00

sono stata nella mitica libreria ferlinghetti di frisco
bussi
lilli

il 02/11/2009 alle 11:14

Quando ho postato la poesia c'era anche la dedica a Ferlinghetti,a fernanda Pivano e a Frisco! ma è scomparsa!

il 02/11/2009 alle 11:15

mi fa piacere tu l'abbia gradita!

il 02/11/2009 alle 11:16

Qualche anno fa ho assistito ad una conferenza di Fernada Pivano a Roma. In tre ore ho imparato "qualcosa di americano" più da lei, che da tanti "docenti di letteratura americana"
un saluto

il 03/11/2009 alle 15:41