l'incertezza del tempo ,ogni passo meno sicuro però si va coscienti anche della propria fragilità ,sentita ,bravo ,un caro saluto cate
Il tempo che passa consuma i giorni sereni e
non c'è più quella sicurezza del contante. Ora c'è
da pagare una cambiale che non si può onorare.
Ed è una verità quello che tu dici...purtroppo...
Molto meritevole,come tutte le tue.
Buona serata Luigi.
Ciao, helan
La stesura di questa poesia è già un tentativo di pagare la cambiale.
Sei sicuro che i giorni sereni del passato siano stati realmente sereni?
Gilella
Vero Ela, problemi di salute anche se non gravi, solitudini dovute all'età che cresce, i figli cresciuti e andati per la loro vita che non ti cercano mai, l'insicurezza del domani...
Il tempo che rimane sembra sempre più un debito da non saper estinguere.
Grazie.
Non sono stati sereni ma la gioventù non li fa pesare.
Il vuoto e la solitudine dell'età matura li rende a volte un macigno.
E quel peso è una cambiale sempre maggiore.
Grazie.
Anch'io sono in una età matura : e' finita un epoca e mi manca quello che non potrò più avere. Sento la fatica di riinventarmi una vita e non so se ce la farò perchè il mio incubo è involvere in un bozzolo di inerzia.
Dimmi che ce la possiamo fare !!
Gilella
Reinventare una vita...chiedi molto, io mi accontento di vivere il tempo che resta cercando consapevolezze forse mai possedute, le bellezze intorno che la giovinezza non ti fa vedere. Amare...amare si, capirne il valore anche quando non si è riamati.
Si, Gilella, ce la possiamo fare.
Ti abbraccio.