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Pubblicata il 24/10/2009
sconci
i miei ritmi
con voluttà t'allunghi
su sagome accese
dove brulicanti voci
sono alto-parlanti,
cerchi,pretendo
dai miei respiri,
con ansietà percorro
i tuoi spazi
e tu ti fermi
a malapena
ad un verde segnale,
poi
corri
non attendi
e mi lasci la
con il fiatone
a vederti rabbiosa
nel buio
andare via.
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eh no, tu metti il verde e lui non passa? Lascialo subito...scherzo, è ovvio...ma è la tua prima poesia dove la voluttà fa capolino tra erotiche e ansimanti virgole...Lui di certo non è un cultore di Bachofen....
con sorpresa stima
Nicky

il 25/10/2009 alle 23:25

sorprenditi se sotto sotto ho giocato con lo spirito goliardico ,forse riderai a crepapele ma è dedicata ad un treno perso ,si sono chiuse le porte sul mio respiro ansimante e via nel buio del mattino ,dai nichhhhhhhhhhhhh è l'ironia che a volte solletica la differenza ,mai stupirsi del cercare dentro un cesto gomitoli rifatti ,io ho teso tante volte le mani per raccogliere la lana filata e mani abili la ragomitttolavano,certo c'erano nodi e si spezzava ,ma da questo elemento pur usato c'era una nuova voglia di essere maglia , io sono cultrice di reali sogni e m'immergo nel mio modo e nel mio mondo di donna come un 'ondada mare nata ,da terra accolta ,da vento trasportata ,ciaooooooooooooo cate

il 26/10/2009 alle 21:16