PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/10/2009
Sarebbe bello giocare ad essere fate cadute
il fumo lento a disegnare voluttuose spirali nell'aria
il pensiero lacerato da unghiate violente
di meraviglia in bianco e nero.
Incontrarti le iridi vacue e riempirle di flash notturni,
delle mie labbra farti innamorare.
Eretiche dame dai corpi in cristallo...
Sarebbe bello assaporare il profumo reciproco
di carne femminea.
Talentuose creature che all'arte dei sensi si votano
recitando scarlatti rosari
le tue vertebre bacio ad ogni grano che conto.
Baci osceni e scomposti.
Dio voltato arrossisce in delirio
tanto è forte lo spasmo.
Mi chiedi se ti penso.
Lo faccio in modo strano,
forse malato.
Sparpagliando le mie ossa su damascati cuscini
le luci rosse mi scendono in gola,
diva prostrata che con psicofarmaci si culla.
Come nell'estasi delle sante.
Una resurrezione gloriosa alla luce delle stelle.
Sarebbe bello conoscere la forma delle tue dita,
a memoria conoscerle.
Unghiate meravigliose di violenza
in bianco e nero.
Sei crocifissa musa
alla quale impicco un'altra notte furente,
specchio appeso
che una gemella immagine mi rimanda.
Fate cadute, eretiche dame in corpi di cristallo
di seta nera velati...
Ti penso.
In modo strano,
forse malato.
Sarebbe bello fartelo vedere.
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Bella poesia d'amore, scritta bene, ma rovinata forse da quel ripetuto chiedersi "in modo strano, forse malato?". Sono queste remore da confessionale, tabu' infranti che pesano malgrado tutto? La poesia potrebbe aiutare a liberarsi. O ti piace indugiare in questo senso di peccato? Grazie comunque per la bella lettura.

il 12/10/2009 alle 11:05

Grazie a te per l'attenta lettura e l'accurata analisi.
Il senso di peccato è affascinante, ma quando scrivo
"ti penso in modo strano, forse malato"
non mi riferivo a remore morali o tabù infranti.
Non credo di avere questo tipo di tabù.
Anzi ne sono abbastanza sicura.
Mi riferivo ad altre cose.
Che l'indirizzaria della poesia ha colto alla perfezione nelle sue più tenui sfumature...
essendo a me anima altamente affine.
Del resto primariamente m'interessava
le cogliesse lei.
Mia splendida musa.
Questo era un canto straziante,
strazio che solo la carne può conoscere,
per lei.

Grazie ancora del tuo passaggio.

il 12/10/2009 alle 17:59