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Pubblicata il 03/10/2009
Solo guardo il piano soddisfatto
ammiro gioioso l’unica vetta
su quel pendio il pensiero s’è fatto
con voglia di salir in tutta fretta

E se il cuore pulsa come matto
certo è meglio calare il passo
ansimo, sospiro, così m’adatto
rallento l’anda e non mi aggasso

Dall’apice sento che son attratto
stremato, sudato ma appagato
al mio infinito ho ben sottratto
l’enorme gioia d’esser arrivato

Così la grande somma ho toccato
esaudito, soddisfatto son ora io
il cuore in gola m’ha soffocato;
eterno quel minuto ch’è solo mio.
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com'è bello quello che hai detto caro carlo, mi hai fatto fare quella salita insieme a te ed ero felice di poterlo fare.bravo mi hai regalato una emozione. marygiò

il 03/10/2009 alle 11:53

grazie a te, vedo che le mie sensazioni espletate celatemente sono condivisibili, capibili (non per tutti). m m m
ciao Carlo

il 03/10/2009 alle 12:21

E' lei regina ...trà cielo e mare
x una vetta che bacia il cuore.
tocchi il suo apice nel tuo sudore
e in quel minuto son mille ore.

x te che vivi l'esperienza che è mancata a me innamorata di sua maestà la montagna. annarella.

il 03/10/2009 alle 16:37

grazie della poesia,
un segreto non ho mai scalato una montagna,
credo che tu non abbia notato la collocazione.
ciao Carlo (non scalatore, ma estimatore ...)

il 03/10/2009 alle 16:56

si, si che ci sei stato e chissà quante volte.
La poesia ha un sottotitolo, che non ho voluto mettere, ma a te lo rivelo, ed è:
Autoerotismo.
rileggila, tutto ti apparirà + eccitante
ciao Carlo (un po' porco?)

il 04/10/2009 alle 09:23

quando si dice una "sveltina"..
o coito precoce?

:-)

il 04/10/2009 alle 14:05

ohhhhhhhhhhhhhhhhhh,
finalmente uno che capisce.
sarebbe autoerotismo, assaporato, gustato, etc. ...
ciao Carlo

il 04/10/2009 alle 14:55

beh. allora il porco sei tu!

il 04/10/2009 alle 20:03