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Pubblicata il 02/10/2009
Barili corrosi
posati
sul fondo,
navi fantasma
ai radar sfuggite
il regno dei teschi
i pesci accecati,
l'acqua salmastra
che sale sul ponte
risale
trascende
avvelena,
ammala e deforma,
nel silenzio dei vivi
nella crudeltà
tossica e folle
di un
irresponsabile dogma.
Increspature
trasparenze infide
galleggiano grumi
chiazze oleose,
i cori muti
dispersi dal mare,
fauci
cangianti e disciolte,
nessuno ha visto
nessuno ha chiamato:
è stato portato via,
i veleni
che dall'abisso ritornano,
più vicini alla riva:
aspettano i vivi,
attendono i morti.
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