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Pubblicata il 30/09/2009
Mi penso non in questo tempo.
Questo tempo non è per me.

Mi penso in color seppia
prendere dimestichezza con la dolcezza
della notte.

Un quadro appeso.
La mia vita.
Il mio non tempo
è null'altro che un quadro appeso.
La polvere antica di sedimentate memorie
mi fa compagnia in questa cacofonica assenza
di ventunesimo secolo.

In corsetti di raso e broccati drappeggi
gotica cortigiana dal cuore in frammenti di cristallo
attendo dentro pietrifiche pose
un tempo che forse non verrà mai.
Il mio patologico esibizionismo manifesto.
Un quadro appeso
in color seppia.
In struggente dolcezza che la notte uccide
con prelibato arsenico iniettato.

Vorrei tu mi guardassi.
Davvero mi vedessi.
Pensassi a me come un qualcosa
che il tempo ha lusingato.
Passandomi sopra.
Non toccandomi.
Perché non gli appartengo.
Non appartengo a nessuno.
Vorrei tu mi toccassi.
Audacemente denudassi le mie carni
splancando grida festanti di follia.

Un quadro appeso,
null'altro che un quadro appeso.

Vorrei vederti contemplare in lacrime questa tela.
Poi farla a brandelli.
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Le tue composizioni hanno sempre quel fascino che
attira il lettore. Sei particolare nell'esternare i tuoi
pensieri ed i tuoi sentimenti e questa in particolare, l'ho letta con interesse.
Complimenti.
Ciao, helan

il 30/09/2009 alle 09:50

Grazie.
Mi lusinghi davero tanto.

il 30/09/2009 alle 18:04

Complimento,ho piaciuto..

il 30/09/2009 alle 18:56

Un quadro appeso,
null'altro che un quadro appeso.

Vorrei vederti contemplare in lacrime questa tela.
Poi farla a brandelli.

..Nulla da aggiungere a questa tua chirurgica chiusa

smack
liz

il 30/09/2009 alle 21:26

Smack a te carissima...

il 01/10/2009 alle 01:02

Si c'è il titolo della poesia precedente.
Non importa.
Ti ringrazio tantissimo di esser passato e di aver apprezzato.

il 01/10/2009 alle 19:40