Discretamente le verità si mostrano
senza nessun punto esclamativo.
Nel declivio dello spirito più cieco,
chissà mai cosa si nasconde
come tra le fronde il merlo solo.
nero come la pece per solitudine
o per chi di lei ne FA la veci.
Il vello d’oro forse esiste ancora
ma dove cercarlo è difficil cosa.
Le sette lettere che s’incontrano al confine
tra l’intolleranza o l’ignorarsi sono lontane...
S’esiste l’amicizia d’un cane e d’un gattino,
vi è un mattino che lo può dimostrare
il bottino del cuore di due amici.
Sta la verità dove tu mai diresti
nei sogni dissolti all'alba quando, stanco
come se fossi un altro triste ti desti...
Sta nel fraterno abbraccio di due opposte forze,
nell'abisso e l’oblio evanescenti
che separeranno i corpi di due amanti.
Sta in un frotta d'arieti d'oro il lor vello
che non devi cercare: ti troveranno loro.
Terra di nessuno la verità più vera
può morir in un bocciolo a primavera.
Può nascere dall'euforia o dallo sconforto,
o da un amore stordito che hai pianto come morto.
Sta nei contrasti, nelle liti di due amici,
che non sapevano più come cercarla
trovandosi uniti dentro nefasti eventi,
s'accorsero disperatamente già d’amarla....
E...tanto a loro bastò, non fecero richiesta
che al primo gradino del mondo
essa chissà, forse si manifesta.
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Scritta a 4 mani con Antonio Sammaritano