Faremo silenzio, cuciremo
le nostre carnose labbra
oltre le spire del blocco
e daremo fuoco ai lumi
conficcati su pareti a vertigine.
Non siamo solerti custodi
dei vostri sepolcri
dentro armadi imbiancati.
Umido latteo su altari,
fasci ubriachi a zig zag
affilati come lame narcotiche
a sezionare sogni portatili
in culle bombate a seguire.
Tracce polverose di marmo
con le stringhe fisse e i cordoni,
porti ombelicali s'incagliano
alle desuete derive.