PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/09/2009
Memoria storica
Per non ripetere
Errori tragici
,tutti siamo nati singoli
E amiamo noi stessi.
Giustissimo e sacrosanto
Diritto
Ma se vogliamo essere
Concordi
Insieme
Sotto la cupola
Che ci da riparo
Guardiamo
L’aperto cielo
Dandogli il suo nome.
Se ognuno parla
Tra se e se
Non sente
Il nuovo vento
Che gli fa eco.
Se invece prende la musica
Quell’universale suono del mare
Che da lontano giunge sentirà
Ingigantita
L’onda
che sulla risacca s’adagia,
è grande il suo desiderio
di spiaggia
di sosta
se trova approdo
riposa
appoggia le sue forze a terra
ma se la rena scotta
svanisce
e lascia di sé
per non scordare
residuo di sale.
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Anche se un po' lontano dal mio modo di scrivere, mi piace questa tua ricerca lessicale per proiettare in immagini quanto ti travaglia. Buono anche il ritmo impresso e anche l'apparente andare singhiozzando dei versi, che invece risultano piani e studiatamente simmetrici così come in altre tue composizioni che ho avuto il piacere di leggere.
Complimenti.
Orazio Nastasi
Homo sum: nihil humani a me alienum puto. (Terenzio)

il 19/09/2009 alle 15:59

L'onda che sulla risacca si adagia, che belle parole
mia cara Cate, profonde ,sinuose,io adoro il mare,
il sole che mi riscalda, e o viento che m'accarezza,
nun voglio niente chiù da vita.bella scena da immaginare. ciao ciao marygiò

il 19/09/2009 alle 17:36

non è mai lontano chi vuol ascoltare le voci che il vento trasporta ,grazie ,un salutone cate

il 23/09/2009 alle 16:31

che fresche quelle acque ,ciao MARYGIo',un abbraccione cate

il 23/09/2009 alle 16:32

Stavolta la "figlia del vento" ha composto qualcosa di sublime. Un invito a cercare, interrogarsi, ascoltando il rumore naturale della risacca e del vento. Bello quel "se ognuno parla tra se e se non sente il nuovo vento che gli fa eco"
Piaciuta piaciuta.
Fabio (figlio della bora)

il 25/09/2009 alle 10:57