Anche se un po' lontano dal mio modo di scrivere, mi piace questa tua ricerca lessicale per proiettare in immagini quanto ti travaglia. Buono anche il ritmo impresso e anche l'apparente andare singhiozzando dei versi, che invece risultano piani e studiatamente simmetrici così come in altre tue composizioni che ho avuto il piacere di leggere.
Complimenti.
Orazio Nastasi
Homo sum: nihil humani a me alienum puto. (Terenzio)
L'onda che sulla risacca si adagia, che belle parole
mia cara Cate, profonde ,sinuose,io adoro il mare,
il sole che mi riscalda, e o viento che m'accarezza,
nun voglio niente chiù da vita.bella scena da immaginare. ciao ciao marygiò
non è mai lontano chi vuol ascoltare le voci che il vento trasporta ,grazie ,un salutone cate
Stavolta la "figlia del vento" ha composto qualcosa di sublime. Un invito a cercare, interrogarsi, ascoltando il rumore naturale della risacca e del vento. Bello quel "se ognuno parla tra se e se non sente il nuovo vento che gli fa eco"
Piaciuta piaciuta.
Fabio (figlio della bora)