PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/09/2009
Sei tu,
lancia pagana,
che squassi e flagelli il mio vestito di carne,
senza respiro,
come il volo pindarico di un cigno,
e con cesto di lacrime,
di bacche colte in pigrizia,
da braccia stanche, arruginite.
E nel walzer che suona,
questo vecchio strumento,
vibro e mi tengo,
come rugiada su ago di pino,
contro folate di buio
e brontolanti grappoli neri in cielo.
Ho nascosto i mei occhi color ciano,
tra i rami come un gufo,
e borbotto inutile, la mia rivoluzione.
Saprò essere carta bianca
che annuncia un alba?
All'ombra della tua chioma germoglierò.

E.C.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)