I giovani!
li guardo li osservo sorrido
mi fanno tenerezza quando parlano
tante speranze
la voglia di cambiare il mondo
vestiti come predoni del deserto
con i loro cappelli arruffati
sembrano sempre incazzati
l'amore è una parola che si dice
per sentirsi grandi
ma quando giunge il momento
sorgono i dubbi
come quelli dei " grandi!"
con i libri sottobraccio
contestano ogni cosa
musica suonata a tutto volume
che un sordo potrebbe sentire
esce dalle loro auto in corsa
mentre attraversano la città
per farsi vedere per qualche pollastrella
poter "cuccare"
oggi si dice cosi!
in questo nuovo modo di parlare
che italiano non è
ma neppure straniero
è solo un loro personale linguaggio
che tramandano da paese a paese
senza segnali di fumo ma è
come avessero un Tam Tam
paiono tutti filgi dello stesso padre
e della stessa madre
che perplessi li stanno a guardare
se però ci pensiamo un pò su
anche i nostri nonni ci vedevano cosi!
e mentre il tempo passa ed ogni generazione
pensa di aver qualcosa di nuovo per cui
contestare
noi più vecchietti facendo una piccola addizzione
non possiamo che constatare che nulla
ma nulla!! in fondo è cambiato e
che il grande contestatore
l'impiegato di banca forse farà