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Pubblicata il 05/09/2002
Cupido sovrasta
Al comparir degli amanti
Trafigge cuori e sensi
Travalicando umane sensazioni.
I corpi s’intrecciano
In abbracci deificanti
Svuotandosi d’essenze misteriche
Che le anime altrui incarnano.
Non sai se detieni tra le mani
Una dea o un dèmone
E ti dibatti se concepir con lei un angelo
O macchiarti d’una colpa greve ma originale.
Il sole che sovrasta
T’illumini l’intelletto!
Poi
Non indugiar giammai!
Scegli
E prosegui per la strada
Dove a guidarti sarà il destino
Che già conosceva
Il tuo cammino.
Guardi l’amata
Che intreccia i capelli d’oro
A forgiar corona
Sul suo capo d’eterna tua regina.
Anch’ella sapeva
Ma non poteva perpetrare
Il fugace disinganno
Che da sempre t’inchioda al viver umano.
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...tu non hai mai indugiato...è stata ed è la tua forza...molto bella nemo...
...baci...simy

il 05/09/2002 alle 08:12

Carta dele scelte!
Electa una via non datur recursus ad alteram!
E' così sia nel diritto che nella vita.
E le scelte si pagano. Sono dolorose, sofferte e portano gioia.
Dipende dai momenti.
Grazie.
N.

il 05/09/2002 alle 08:36

Carta delle scelte!
Electa una via non datur recursus ad alteram!
E' così sia nel diritto che nella vita.
E le scelte si pagano. Sono dolorose, sofferte e portano gioia.
Dipende dai momenti.
Grazie.
N.

il 05/09/2002 alle 08:37

Di sapore antico e oracolistico, queste tue composizioni... pregevole il finale:
"Il fugace disinganno
Che da sempre t’inchioda al viver umano"
è estremamente efficace!
Ciao
Axel

il 05/09/2002 alle 10:37

Quando viene insignito un pontefice, si dice: Memento sempre, sic transit gloria mundi.
Se noi tutti ce ne rammentassimo.
Grazie
E.

il 05/09/2002 alle 13:32