PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/09/2002
Come Myriam
Calpesti la Luna
E annulli i sensi
A ritrovar te stessa.
Venere madre
Ti guida il cammino
E a fecondar uomini e azioni
Ti prodighi senza esitare.
Sproni ad agire
A rifiutar parole vane.
Con lo scettro e il falcone
Troneggi divina
Assommando l’unità
Alla coppia sacra.
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...non sono per me i tarocchi...ma che esposizione nemo...sono d'oro le tue carte...
...il mio primo ptciù per te...simy

il 05/09/2002 alle 07:47

Ti ringrazio, anche se dobbiamo fare attenzione a chi si lamenta....!
E' la carta numero 3!
Ciao e buona giornata.
N.

il 05/09/2002 alle 08:26

Anche questa mi è piaciuta, anche se non posso disquisire sul sugnificato dei Tarocchi...
Ciao
Axel

il 05/09/2002 alle 11:38

Non conosco il significato dei Taroccchi ma è affascinante ciò che racconti
bacio Mg

il 05/09/2002 alle 11:40

E perchè?
Da noi si dice: "Nisciun nasce 'mparat".
Non è mai troppo tardi.
Datti da fare se non io a chi lascio in eredità i miei scritti?
N.

il 05/09/2002 alle 13:26

Sai che le fiabe e i miti hanno sempre un valore veritativo e non solo morale!
Cerca di penetrare nel significato di tutte le parole!
Grazie.
N.

il 05/09/2002 alle 13:28

Il circolo vitale non chiuso...Ma protetto?

il 05/09/2002 alle 18:19

Scusami ma non ho capito.
Non ritrovo questo concetto nella mia poesia.
Mi riformuli la domanda?
Grazie
N.

il 05/09/2002 alle 19:31

mi era sembrato di intuire un circolo che si chiude...ma non completamente...protetto dal sentimento..senno' sii gentile spiegami tu..grazieLL

il 10/09/2002 alle 18:57

Il sentomento alberga nel cuore degli uomini e non nei Tarocchi.
Il simbolismo al quale alludo, quindi, non ha niente a che spartire con un cerchio che si apre e/o si chiude.
L'imperatrice è Colei che "Domina" i sentimenti, le passioni; è il numero 3 (1+2).
Tutto qui.
Grazie.
N.

il 11/09/2002 alle 07:22

Caro B, leggo ora per i noti motivi.
Hai una particolare interpretazione degli Arcani Maggiori che non conosco e, pertanto, non mi cimento in una critica.
Io parto da una lettura tradizionale ove per Venere si intende una determinata "qualità" e non già una mera divinità pagana.
Tale interpretazione, poi, non si innesta sul filone astrologico ma ne resta ben distaccato ma ai soli e meri fini ermeneutici del vaticinio.
Un caro saluto
Er

il 11/02/2003 alle 07:07