Malmesso in una poltrona senza
braccioli, ho perduto il mio ospite,
deceduto per una broncoimpurità
alle mammelle.
Sono un padrone scolpito in una lastra
di vetriolo; orecchie attaccate per un
solo udito, mostro le mie tarantole
ai fornitori di mangime scaduto.
I fili contorti degli elettropali non
mi servono ad alcunché;
muovo e atomizzo le mie membra
di cristallo, pur tenendo la postura
da commediante in pensione.
Ohibò!!!! Un pullus di canarino mi dà
del sociopatico angarioso.
Dovrò smetterla, prima o poi,
di consumare i pasti sotto la persiana
divelta di questo vicolo malnumerato.