PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/09/2009
Entro nel saloon, vecchio mandriano
una stanza ammobiliata di lattine
e due bottiglie di Fuego del Diablo
che scolo a garganella e ne verso
una sbocconata sulla mia camicia ruvida
sono un cazzone duro e tosto
senza stelline e merda simile
solo il culo della mia manza
che smanaccio prima di prenderlo
un culo parlante da tenere sotto mira
col mio attrezzo indemoniato, la mia colt
da vaccaro abituato al sodo
non ho tempo di togliermi gli stivali
sputo in terra lo scaracchio del sigaro
e riprendo a fumare mentre pompo
come un toro dal pelo puzzolente
e sbuffi di condensa dal mio naso, non ho tempo
per casette linde, dormo su balle di paglia
o all'aperto coi coyote che girano
ogni tanto ne sventro qualcuno
sono un vecchio lupo rabbioso
sparo
se qualcuno vuole fottermi
sparo
in faccia alle vostre leggi del culo
e alle vostre devote troie di lusso
sparo.
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** una volgarità voluta, da ubriaco di saloon

il 08/09/2009 alle 18:15

ovvio!

il 08/09/2009 alle 20:10

beh, in poesia tutto è lecito da Vanni Fucci in poi....(ma era lecito anche prima)....trovo più scandalosa e volgare una poesia con troppe parentesi inutili o in sè inutile, che questa, indubbiamente provocatoria....ma c'è quel garganella....che mi richiama ...somiglianze su cui devo riflettere.....vado a rileggermi Rabelais e torno....
with compliments
Nicky

il 09/09/2009 alle 00:02

Veramente acida, avvelenata,rabbiosa. Ciao, complimenti

il 09/09/2009 alle 07:29