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Pubblicata il 07/09/2009
Napoletana trascendenza

Quando il pensiero un attimo distolgo,
torna laggiù nel mio natìo.
L’anima tutta si distende,
come zucchero caramellato,
e aleggia nel cuore un antico amore.

Una melodia vagheggio
mentre nei vicoli si affievolisce
il pianto d’un bambino,
incanto di una voce che ritorna scugnizza,
si rompe, rimbalza lenta tra i muri addormentati e,
pulsante, arriva alla mente …
allora un dolce nome mi sovviene.

O melodia dell’anima,
che tutto ritieni e mimi.
Nel tempo ogni inganno
in te diventa lecito dolore,
pur di compiacere, tiranno,
il tuo padrone e signore,
che trasfigura in ego i vortici dell’amore
tra i poli di una possente calamita,
dove l’anima viene attirata ora verso un polo
ora verso l’altro polo,
fino a che si svuota di ogni carica,
positiva e negativa,
divenendo libera da attrazioni e repulsioni e,
come raggio gamma neutro,
si fonde nell’Infinito Oceano, il Puro Amore.
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comm'è bella, ti chiedo scusa di non averla letta prima
io me sento comm'è te proprio uguale quando penso a caserta e palazzo reale, dove gioca da bambina,
i mie venti anni più belli, eravamo trenta i guagliune da santella,l'amore fraterno era completo,quanto ne vorrei contattare qualcuno,ma non so come fare,
dammi un consiglio tu se lo sai fare. felice giornata marygiò

il 09/09/2009 alle 06:11