Napoletana trascendenza
Quando il pensiero un attimo distolgo,
torna laggiù nel mio natìo.
L’anima tutta si distende,
come zucchero caramellato,
e aleggia nel cuore un antico amore.
Una melodia vagheggio
mentre nei vicoli si affievolisce
il pianto d’un bambino,
incanto di una voce che ritorna scugnizza,
si rompe, rimbalza lenta tra i muri addormentati e,
pulsante, arriva alla mente …
allora un dolce nome mi sovviene.
O melodia dell’anima,
che tutto ritieni e mimi.
Nel tempo ogni inganno
in te diventa lecito dolore,
pur di compiacere, tiranno,
il tuo padrone e signore,
che trasfigura in ego i vortici dell’amore
tra i poli di una possente calamita,
dove l’anima viene attirata ora verso un polo
ora verso l’altro polo,
fino a che si svuota di ogni carica,
positiva e negativa,
divenendo libera da attrazioni e repulsioni e,
come raggio gamma neutro,
si fonde nell’Infinito Oceano, il Puro Amore.