per poterti ancora accompagnare
PIN
per visitare
e riscoprire
il bruno verde manto
che è prepotente calamita,
e che ancora ci attira,
io che zoppico dopo la corsa,
sento si
il richiamo
dell'ultimo bosco,
ma ho bisogno di forza,
di far riserva di luce.
Perciò .mio piccolo amico
non è timore del viaggio questa sosta,
mio piccolo elfo ,compagno di viaggio,
. pausa...
riprendiamoci un attimo di sosta,
siediti con me sul ciglio della via
tra i fiori
di cicoria selvatica venati d'azzurro,
e la malva violetta,
diamoci ossigeno e ristoro ai stanchi muscoli .
Osserva l'infinito
si sta raccontando,spolverando di rosa l'alba..
non voglio perdermi questo spettacolo d'inizio, il silenzio chiama,
ci sono tra il traffico intorno a noi graffiti sui muri
e tra i cirri le orme del passato.
Le ricalco e magicamente ritorno piccola.
ERO ferma,serena mai più,con gli occhi in su
a ripescar lo sguardo,
SAi, d'allora il cielo è casa mia,
ha un suo colore,è manto indaco
non è più di nessun'altro.
NO, non pensare che non ti ascolti,
e che nell'emozione del ricordo
il mio cuore si sospende,attende
e la speranza ha una forma precisa
sta sospesa tra le nuvole
non scende.
La tua mano mi cerca,conforto ,sobbalzo
cado dal caldo soffice sogno
e mi accorgo
che ogni volta ci ricasco,
su questa terra
con un tonfo immenso
e ribatto su questo vuoto,
che non si riempie.
Poi s'aggrappano le dita e franano aperte su un prato incolto,
tra le sbarre sento il calore
di un tenero corpo,
un passero tra il verde confuso
reclama interesse.
Intreccio esitante,sola
in un gioco antico
il dito pollice contro l'indice,
e l'indice con l'altro pollice ,alternandoli,
per riprender fiato.
Sono a mezzo sorriso
del mio presente,
a te piccolo bocciolo
io fiore adulto
che conserva profumo infante ,rispondo.
Io non vorrei tradire il tempo
lo conservo nell'intimo intatto,per dare cibo al mio interno.
Nell'emozione di ogni volto,
frammento riprendo
e i tasselli di un puzzle spezzato,che devo ricomporre ,
ricompongo.con coraggio..
Vedo velarsi la giornata
ha il suono del vento che giunge.
é freddo fanciullo
il tuo palmo,mi premi sul braccio ,
ok al richiamo,non siamo soli
dico allegramente
e ti racconto
del bosco che ho attraversato
perchè tu non lo tema.
Comincio
dalla novella acacia
che svetta
che è una sostituta
ma adesso vive
al sole di luglio
nel suo nuovo verde
e fa ombra...