PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/09/2009
Una volta c’era un re.
E un’arnia che, tanto per cominciare, era azzurro essenziale.
Nessuno dei convenuti avrebbe gridato – “Mamma,
li Turchi” -, a nemici, intrusi
e fuchi
che dopo un poco
(e piano)
salivano fino alla mano
ma non oltre
il bordo della petticoat
o il dubbio sospeso.
Susie, Bratz e Dollfie
erano lì a servire cioccolata e dolci.
L’intero mondo come madrepatria
giocava a stomachion
o progettava un misantropo
che ordinasse di lanciare indietro le frecce incendiarie del tempo
intrusore o dicesse – “ Mettiamo il tappeto
sotto la polvere”.
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non spiegherei mai una poesia, mia o di altri, a nessuno....per rispetto....perchè ritengo che chi legge sia sullo stesso piano di chi scrive.....chi stimo, su quel piano ci sta al cubo....cioè penso che ne capisca più di me.....se chi legge non capisce è colpa di chi scrive....o delle fonti, che possono non essere comunicanti o troppo distanti......fa parte dello snobismo dei poeti(leggilo sottolineato) pensare che le fonti siano comuni......o forse non è snobismo, ma umiltà....... e autentica......
Poi c'è chi crede di essere il poeta a mille.....e chi crede di bere poesia nella poemillastreria(si dice?..o è troppo ircocervino?).....ma quella è tutta un'altra barzelletta......
baciamo le mani (....mi fa un pò impressione dirlo....ma dirti perchè sarebbe una lunga storia....)
Nicky e con stima

il 03/09/2009 alle 23:03

l'assurdo di voler un vulcano in giardino,ma c'è chi pensa che ci sono i patrizi ed i plebei ,bolle d'aria ,ecco cosa mi porta questa tua ,è come una frustata,mi piace ,cate

il 03/09/2009 alle 23:17

merkwürdig …..mi avevano detto che tra canna da pesca e pesce lesso spesso si instaurano piccanti liasons…..ma non si aspetti che le faccia da paraninfo…con Feltri&C. alla cerca di Sodome e Gomorre……

il 04/09/2009 alle 22:42