PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/09/2002
Mi stendo
In un letto sempre più vacuo
Anche di me
E mi ricopro
In coltri di silenzio.
Vago con la mente
Prima di dormire
In un tempo
Diverso
E mi stanco anche di pensare
Sempre
D’immaginare
Orizzonti di luci
Che non ci sono
Che non verranno.
Sono là
Dove il mare si sposa col cielo
Scuro della notte
Dove le luci delle lampare
Lunghe bare di pesci
Danno la dimensione dello spazio
Intorno a me.
Mi raccolgo
E allungo
Improvvido
Una mano
Su un bianco cuscino vuoto
Freddo
Dove un tempo posava il capo
Una chioma di capelli arruffati e rossi
Dove un corpo
Nudo
Dormiente
Mi parlava così d’amore e di me.
Accarezzando una schiena che non c’è
Prendo pace
Dopo aver asciugato
Lentamente
Una lacrima
Sgorgata dal volto
D’un uomo
Perso dentro un sogno
Fantasma del tempo
Compagno dei miei manti spenti.
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...mi ripeto...è terribilmente bella...la vedo nuovamente scritta in rosso...ma ancora più intenso...per poi tuffarsi in tombe blu notte...è un arcobaleno di sofferenza intrisa di passione che, malgrado tutto, non morirà mai...
...baci...simy

il 04/09/2002 alle 08:12

No. Assolutamente. Fa parte della mia vita; è la mia vita.
N.

il 04/09/2002 alle 08:27

ahiahiaii..nemo non volermene ma non credo che tu abbia fatto il massimo per questa tua.
Sai che sono sincero sempre e con tutti, ma questa tua non mi convince. La trovo forzata, contorta (seppur nella sua semplice linearità) quasi a volerla scrivere per forza. E un pò sempliciotta, insomma non da te!
Mi dispiace esser in disaccordo con chi mi ha preceduto...ma...
E poi posso dirti un'altra cosa?...(se permetti), vorrei leggerti su altri temi, certo lo hai già fatto, ma questa tua fissazione forse ti sta prendendo la mano.
Non volermene te lo ripeto....ma a volte sento di non poter far a meno di dirtelo.
Con immutata stima e con la certezza che tu abbia capito il mio intervento!
Un sorriso, amico!
M'

il 04/09/2002 alle 09:14

Dissentendo dall'amico corsaro, ritengo che una così avvincente espressione della propria solitudine non abbia nulla di forzato, e tenendo conto delle belle e numerose immagini poetiche utilizzate, mi sembra decisamente bella! Al cuore di un poeta non si può comandare l'ispirazione...
Ciao
Axel

il 04/09/2002 alle 10:24

Grazie, Pai.
Ho il brutto vizio di personalizzare le mie poesie.
Ma non riesco a scrivere su altro.
E' triste.
Ma sai, basta poco per tirarsi su.
Ieri, ad esempio, mi è tronato il sorriso per una vicenda personale. Ma mi ci ritrovo lo stesso qui.
N.

il 04/09/2002 alle 11:47

In parte ho già riosposto su.
Il sociale non mi interessa.
Il politico, nemmeno.
L'esoterico,si e scrivo.
E, poi, i temi di vita mia vissuta.
Che ci vuoi fare se è lì chge trovo la mia fonte?
Quanto al gradimento: sai che è soggettivo tutto nella estetica; quindi anche nella poesia.
Ma posso solo dirti che non è foprzata.
Non ho mai scritto una poesia per forza o perchè me lo ha ordinato il dottore o per una gara nel sito.
Sono al di fuori di certe logiche.
La sento mia come le altre.
Ti dirò: mi piace rispetto ad alcune precedenti.
Grazie, comunque.
N.

il 04/09/2002 alle 11:50

L.C.S. = Letto, confermato e sottoscritto.
E poi, se me lo dice un angelo..........!
Grazie.
E.

il 04/09/2002 alle 11:52

Grazie a te d'avermi reso chiara l'idea...
;-)
M'

il 04/09/2002 alle 16:21

Il silenzio è in effetti un gran mare aperto dove i pensieri guizzano come torpedini. E se i pensieri sono dolorosi la loro scarica colpisce più duro. Leggo anche in questa tua poesia un desiderio di fusione con la natura e i suoi elementi. Stiamo godendo i frutti del tuo dolore, Nemo ! Detta così, c'è un po' da sentirsi in colpa....
Bravo.
Andrea.

il 04/09/2002 alle 16:45

No, Andrea.
E' uno "status" ontologico mio che spero, proprio oggi, di aver in parte superato.
Se non si transita per il dolore, non si apprezza la gioia.
Grazie.
E.

il 04/09/2002 alle 20:00


Lenta la mano cerca
un calore svanito,
lento il pugno stringe
solo un maledetto lenzuolo.

L.

il 05/09/2002 alle 01:41

E' così, Luigi.
Hai colto nel segno con pochi ma forti versi.
Grazie.
E.

il 05/09/2002 alle 08:46