Ti colpisco con un machete, e mi dici che
non conviene, che la salute è un nodo saldo,
il che toglie sensualità a vantaggio di una
caraffa di miele.
Ho masticato per settimane gomma sudaticcia, staccata dal tuo retrospalla, e ti dirò che ha il sapore
delle derrate di rancio che passa la chiesa;
lo so, avere monossido di carbonio circolante
sotto vena, è un prezzo che non finirò mai
di scontare.
Ma sai che c'è? Alla fine potrò pure gesticolare
come un macaco e arroventarmi i denti
fra le fessure infuocate del rubedo alchemico,
ma è più di quanto la fangosa poltiglia del
risveglio fra le coperte, mi abbia mai concesso.